“Oggi, la nostra comunità è scossa da due gravi episodi di degrado e violenza che hanno colpito il cuore della nostra città – lo dice Ezio Occhipinti, storico operatore turistico presente in città, inventore del cosiddetto sistema dell’ospitalità diffusa – Ieri la storica chiesa del Calvario, un simbolo della nostra cultura e della nostra identità, è stata vittima di un atto vandalico inaccettabile (nella foto). Solo poche ore dopo, nella notte, una rissa è scoppiata in via Fiumillo, provocando ulteriore sgomento tra i turisti che vi soggiornano e cittadini che vi risiedono”.
“Questi episodi di vandalismo – ancora Occhipinti – sollevano gravi preoccupazioni tra noi operatori turistici e tra la comunità di Scicli e mettono in luce problematiche profonde che affliggono la nostra città: degrado dilagante, impunità diffusa, scarsa educazione e una preoccupante mancanza di amore per la comunità”.
“Il degrado urbano – prosegue – è uno dei principali fattori che alimentano comportamenti distruttivi e violenti. Quando i luoghi pubblici sono trascurati e lasciati in condizioni di abbandono, diventano terreno fertile per atti di vandalismo. La scarsa manutenzione e l’assenza di interventi di riqualificazione non solo diminuiscono la qualità della vita, ma incoraggiano anche una mentalità di indifferenza e disprezzo nei confronti dei beni comuni. È fondamentale che le istituzioni locali intervengano con urgenza per contrastare questo circolo vizioso e ripristinare il decoro e la sicurezza pubblica. La scarsa educazione civica è una causa cruciale di questi comportamenti. Una cultura che non promuove il rispetto per il patrimonio pubblico e per la comunità è destinata a generare generazioni di cittadini indifferenti e irrispettosi. È necessario investire in programmi educativi che insegnino ai giovani il valore del rispetto reciproco e dell’importanza della cura per il proprio ambiente. Solo attraverso un’educazione mirata si può sperare di coltivare un senso di responsabilità e di appartenenza alla nostra città”.
“La mancanza di amore e senso di appartenenza per la città – conclude Occhipinti – è un problema che non può essere ignorato. Quando i cittadini non si sentono parte integrante della loro comunità, è difficile aspettarsi un impegno per preservare e migliorare l’ambiente urbano. Promuovere iniziative che coinvolgano la comunità nella cura e nella valorizzazione dei luoghi pubblici è essenziale per ristabilire un forte legame affettivo tra i cittadini e la loro città. È tempo di affrontare seriamente queste problematiche e lavorare insieme per avere una Scicli più sicura, rispettosa e vivibile. Le autorità locali devono agire con determinazione per combattere il degrado e l’impunità, migliorare i servizi e garantire una giustizia efficace. I cittadini, dal canto loro, devono riscoprire il valore del rispetto e dell’amore per la propria città e partecipare attivamente alle iniziative di riqualificazione e valorizzazione. Solo con uno sforzo congiunto e una rinnovata coscienza civica possiamo sperare di invertire la rotta e garantire a Scicli un futuro in cui il degrado e la violenza non siano la norma, ma l’eccezione. La nostra città merita di essere un luogo di bellezza e armonia, e spetta a tutti noi fare in modo che questo diventi una realtà concreta”.