Lettera aperta del consigliere Sebastiano Zagami (nella foto) al sindaco di Ragusa: “Il punto non è la legittimità della procedura, ma l’opportunità di una scelta. Non è stata data risposta ad alcuna domanda posta dalla città”.
“Desidero puntualizzare – scrive Zagami nella missiva – un mio pensiero sulla vicenda del castello di Donnafugata, precisando tuttavia che il mio intende essere un contributo fattivo e non una polemica. Colgo l’occasione per ribadire al nostro sindaco che predilige riportare sempre i dissensi ad attacchi alla sua persona, che non ha ad oggi risposto ad alcuni interrogativi che la città, i consiglieri, il mondo della politica ha posto”.
“Emerge primariamente l’esigenza di chiarire per quale motivo un Comune come il nostro, il Comune capoluogo, che ha al proprio servizio circa 500 dipendenti, destina per il castello solo ed esclusivamente 3 dipendenti e non è riuscito in questi anni, circa 7 di amministrazione Cassì, a migliorare questa situazione intervenendo con progetti obiettivo e spostando risorse umane da altri settori verso questo settore importante. Inoltre non si comprende perché l’amministrazione comunale non ha inteso formalizzare fino ad oggi accordi precisi con società cooperative di guide turistiche, che avrebbero potuto dare certamente un servizio adeguato e migliorativo, ed ha tollerato che questo spazio fosse occupato da volontari, che riscuotono un rimborso spese da fame, privo di ogni legittimità, quando avrebbe certamente potuto organizzare una conferenza di servizi e promuovere un progetto di sviluppo di questo ambito. Parimenti non si comprende perché non si è proceduto ad effettuare una ricognizione di tutti i servizi per comprendere come intervenire e perché non è stata discussa in consiglio questa necessità, un piano di fabbisogni preciso, prima di giungere alla conclusione che non esiste nessuna alternativa di sviluppo della pubblica amministrazione e che dunque non rimane altro che ricorrere al privato”.
“Non si comprende perché – ancora Zagami – non è stato promosso un incontro aperto per valorizzare il castello, dando alla città la possibilità di dare un contributo concreto in termini di proposte e di iniziative e soprattutto perché non è stato dato un incarico professionale ad un esperto in grado di organizzare bene la pubblica amministrazione e dare risposte ai fabbisogni della pubblica amministrazione, atteso che in questo modo avremmo pagato una prestazione ma saremmo rimasti padroni del nostro futuro. Non si comprende perché sono stati fatti tanti investimenti a valere su somme proprie e su somme dello Stato quando poi di fatto la gestione del castello invece di essere valorizzata inviando risorse umane era di fatto penalizzata inviando solo 3 dipendenti. Chiedo inoltre se è stata acquisita la relazione degli esperti, di cui uno nominato proprio per il Mudeco, e cosa viene detto da questi esperti in ordine alla gestione del Castello”.
“Non è da meno la questione delle assunzioni. Non mi pare giusto che un bene pubblico, ristrutturato integralmente da fondi pubblici – spiega ancora il consigliere Zagami – debba essere lo scenario per consentire al privato di assumere chi vuole e senza alcuna garanzia di legge. Credo che i figli di Ragusa che hanno studiato e che intendono partecipare a questa iniziativa hanno il diritto di avere una opportunità: partecipare ad un pubblico concorso e meritare un posto di lavoro, meritare di formarsi e fare un lavoro. Il privato, signor sindaco, non dà questa garanzia. Infine, signor sindaco, io credo che lei debba spiegare bene se intende trasformare il castello in un ristorante ed in un sito per eventi. Perché a leggere meglio il suo programma, ritrovo che al castello di Donnafugata era previsto di destinare un’area a somministrazione di beni e servizi. Ed in effetti lei lo già fatto: ha creato il Donnafugata Farmuseum. Adesso per come pare lei vuole aprire alla ristorazione e all’affitto del castello per feste o altro, oppure no? Fuori dalla rissa sono risposte che attendono anche gli operatori economici, e gli operatori del Farmuseum, gente che ha investito soldi e lavoro per portare avanti un percorso e che non sta comprendendo più da che parte stare, quali sono le garanzie per continuare ad investire in quest’area. La città si merita chiarezza e merita di partecipare a questa decisione. Lei ha atteso 7 anni di amministrazione per fare questo passo. Potrebbe attendere qualche altro giorno e dare a tutti gli stakeholder ed al cittadino la possibilità di dire la propria?”.