Un tunisino di 33 anni è comparso davanti al Gup del Tribunale di Ragusa per i reati di maltrattamenti ai danni della moglie di 34 anni, nata a Ragusa ma anche lei straniera, che ha denunciato i fatti ai carabinieri il 7 marzo ed il 4 luglio dell’anno scorso. L’uomo è accusato anche di violenza sessuale. Secondo l’accusa in quattro occasioni, a Marina, avrebbe avuto rapporti sessuali con la donna contro il suo volere. Dopo le denunce c’era stata richiesta di archiviazione del pubblico ministero di Ragusa. La Procura Generale di Catania, a seguito di opposizione alla archiviazione della parte offesa, rappresentata dall’avvocato Irene Russo, ha avocato le indagini, revocato la richiesta di archiviazione e chiesto il rinvio a giudizio.
E’ stato il procuratore generale Angelo Busacca a chiedere in aula a Ragusa il processo per il tunisino. Ieri nel corso dell’udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale Eleonora Schininà, l’avvocato difensore Massimo Garofalo ha chiesto il rito abbreviato. La parte offesa si è costituta parte civile con l’avvocato Irene Russo. Il giudice ha ammesso il rito alternativo ed ha rinviato per la discussione al 7 maggio dell’anno prossimo. La donna sentita dai carabinieri aveva raccontato almeno tre episodi aggiungendo di avere rimesso la prima querela pensando che il marito potesse cambiare ma dopo un periodo di tranquillità aveva ripreso ad essere violento e disinteressato ai bisogni dei figli e durante le liti pronunciava parolacce e bestemmie in arabo.