“Mi torna in mente il termine irredimibili (fu utilizzato dal prefetto Filippo Dispenza, già componente della commissione straordinaria del Comune, in occasione di una serie di eventi nefasti per la città, ndr), proprio così, non c’è speranza per Vittoria se non si progredisce culturalmente”. A dirlo è la consigliera comunale Valentina Argentino, in un post diffuso su Facebook. La consigliera chiarisce perché: “Piazza Cesare De Bus, dei bambini/ragazzi sparano le bombe, io mi riferisco a loro, a qualche metro di distanza dicendo testualmente “per cortesia, non si sparano le bombette”, i cani scappavano, dei bambini piangevano. I genitori, di questa generazione di 40enni, offesi perché qualcuno ha osato rivolgere un invito/rimprovero ai propri figli, si alzano, con tono che non descrivo, invitandoci a rivolgerci ai genitori la prossima volta, “ou unni stai iennu tu, parra cu mia”. Questa è una parte di Vittoria, ed è inutile che negate o vi offendete, è così, non generalizzo ovviamente”.
“Siamo stati costretti ad andare via – ancora Argentino – per evitare la rissa, e se al posto nostro avessero beccato gente incivile alla stessa maniera sarebbe finita diversamente. Io avrei preso mio figlio e gli avrei tirato le orecchie, piuttosto che difenderlo, ma non mi meraviglio, siamo dinanzi ad una generazione di genitori 40enni che si scaglia contro le maestre e chiunque provi a redarguire i loro ragazzi. E pensare che mi alzo la mattina cercando di migliorare Vittoria, anche per questa gente. Fiato sprecato”.