La cittadina di Giarratana festeggia in maniera solenne Sant’Antonio Abate. Sono celebrazioni che affondano le radici nella tradizione più antica e che coinvolgono l’intera comunità dei fedeli. I festeggiamenti si terranno nella basilica omonima a partire da domani e sino a domenica 19 gennaio quando è prevista la doppia processione esterna con il simulacro secentesco. L’apertura delle celebrazioni è in programma domani, sabato 11 gennaio. Alle 16,30 il suono a festa delle campane delle chiese cittadine e lo sparo di colpi a cannone annunceranno alla cittadinanza l’avvio delle celebrazioni. Sono i caratteristici segnali che anticiperanno la traslazione del simulacro del santo dalla cappella all’altare maggiore della basilica. Il rito si terrà lunedì 13 gennaio. La liturgia sarà animata dal comitato dei festeggiamenti. Alle 17,30 ci sarà la recita del Rosario, alle 18 la celebrazione eucaristica e la benedizione del pane, alle 19 la traslazione. Il giorno dopo, martedì 14 gennaio, la liturgia sarà animata dal Rinnovamento nello spirito – Rosario vivente. Alle 17,30 ci sarà la recita del Rosario e alle 18 la celebrazione eucaristica in basilica. I solenni festeggiamenti, organizzati dal comitato presieduto dall’amministratore parrocchiale, il sacerdote Salvatore Puglisi, proseguiranno sino a domenica 19 gennaio. Prevista anche, in mattinata, la presenza del vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, che terrà un solenne pontificale.
A sostenere i solenni festeggiamenti, tra gli altri, Confcommercio provinciale Ragusa con il presidente Gianluca Manenti. Una curiosità. La tradizione di benedire gli animali non è legata direttamente a Sant’Antonio: nasce nel Medioevo in terra tedesca, quando era consuetudine che ogni villaggio allevasse un maiale da destinare all’ospedale, dove prestavano il loro servizio i monaci di Sant’Antonio. Da qui prese piede un’usanza che fu mutuata su tutto il territorio della cristianità.