“La titolare della casa di riposo “Villa Ortensia”, Margherita Di Raimondo, e il compagno, Salvatore Germanà (nella foto), hanno risposto a tutte le domande formulate dal giudice per le indagini preliminari di Ragusa, nel corso dell’interrogatorio tenutosi in data odierna, contestando in toto le accuse mosse nei loro confronti”. Lo dicono i difensori Giuseppe Lipera e Vincenza Forte.
I quali aggiungono: “All’esito dell’interrogatorio, la difesa ha richiesto la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari, evidenziando l’assoluta mancanza di gravi indizi a carico degli indagati e la totale assenza di esigenze cautelari. Si resta sin da ora in attesa del verdetto del giudice, chiamato a pronunciarsi sulla revoca della misura cautelare applicata e, nel mentre, sono state già depositate le istanze di riesame sia al Tribunale della Libertà di Catania che di Ragusa. Auspichiamo – ancora i difensori – che sia fatta presto luce e giustizia su questa storia e che, ancora una volta, si affermi il principio che il tempo è galantuomo perché la verità è figlia del tempo”.