Resta in carcere. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Ragusa sciogliendo la riserva. Il giudice Ivano Infarinato ha convalidato l’arresto ed ha disposto la misura cautelare in cella per il vittoriese di 32 anni accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi ai danni di un cugino di 28 anni. L’accusa gli contesta anche la detenzione illegale dell’arma. L’indagato davanti al Gip ha confermato che tutto è nato da problemi di natura passionale. A chiedere la convalida e la custodia cautelare è stato il sostituto procuratore Monica Monego. Il gip Ivano Infarinato lo ha interrogato alla presenza dell’avvocato difensore Giuseppe Di Stefano. Al termine la difesa aveva chiesto la concessione degli arresti domiciliari. Il giudice si era riservato su convalida e misura cautelare. I fatti risalgono alla notte di sabato. Dagli accertamenti fatti da carabinieri e polizia di Vittoria l’indagato è giunto con un’auto nei pressi dell’abitazione del cugino e, dopo averlo fatto avvicinare al finestrino dell’auto, lo ha attinto con un primo colpo d’arma da fuoco per poi inseguirlo a piedi esplodendogli altri tre colpi.