La Corte di Cassazione ha annullato definitivamente la condanna nei confronti di un imprenditore agricolo di Vittoria, Salvatore Dezio, accusato di aver riprodotto piante di pomodoro utilizzando semi di varietà protetta da brevetto, la “Snack”.
La vicenda risale al 20 novembre 2019, quando Dezio, legale rappresentante dell’azienda agricola “Dezio Salvatore e Giuseppe soc. sempl.”, era stato condannato in primo grado a un anno di reclusione, 15.000 euro di multa e al risarcimento danni in favore di Syngenta Crop protection Ag, produttrice della varietà di semi contestata. La sentenza era stata confermata anche in secondo grado.
Tuttavia, la Cassazione, accogliendo il ricorso dell’avvocato difensore Giuseppe Russotto, ha ribaltato le precedenti sentenze, riconoscendo “la mancanza dell’elemento soggettivo del dolo” nella condotta dell’imprenditore. In altre parole, la Corte ha stabilito che Dezio non ha agito con l’intenzione di violare il brevetto.
Questa decisione rappresenta un importante precedente nel settore agricolo, in quanto riconosce la necessità di valutare attentamente l’elemento soggettivo nei casi di presunta violazione di brevetti su varietà vegetali.