Dopo le polemiche politiche delle ultime ore, il sindaco Francesco Aiello sceglie i social per focalizzare il momento e spiegare quello che intende fare da qui ai prossimi mesi. “La mia Giunta – dice il primo cittadino – è sempre al lavoro e lo rimarrà, seppur in minoranza, sin tanto che sussistano le condizioni amministrative per potere lavorare. Dopo il passaggio di sei consiglieri eletti nel mio schieramento ad altra e diversa formazione politica, rivendico il diritto di continuare il mio lavoro al servizio di tutta la cittadinanza. Non ci fermiamo, e non intendo cedere alle pressioni politiche o ai raggiri di chicchessia”.
“Siamo tutti motivati – ancora Aiello – a continuare il nostro lavoro, sin tanto che ne sussistano le condizioni all’interno dell’ordinamento degli Enti Locali. Speriamo pertanto che gli atti che saranno sottoposti al voto del Consiglio siano vagliati senza pregiudizi. Nessuno potrà fermare la rinascita in atto della nostra Vittoria. Siamo frastornati per quello che è accaduto attorno a noi, per le defezioni, per gli strappi, che non solo fanno male alle persone ma che indeboliscono la città. E tuttavia quanto è accaduto ci induce a fare il possibile per estirpare il personalismo che crea contrasti e malumori”.
“Facciamo tesoro delle nostre difficoltà e delle nostre debolezze – spiega il primo cittadino – riconoscendo i nostri limiti e confermiamo, anche in minoranza, i valori della buona politica, esaltando il ruolo delle istituzioni. La mia/nostra missione è Vittoria. Lo ribadisco. E faccio appello a quanti, al di là del colore politico, al Consiglio comunale non si siano persi nell’opaco e solitario egoismo, o nella pratica dello scontro a tutti i costi. Come ho già precisato nei giorni scorsi, non esistono le condizioni per ipotizzare nuove alleanze improprie con la Dc a Vittoria e dunque porteremo i nostri atti in Consiglio con la consapevolezza di essere in minoranza. Sui singoli atti, come accade in centinaia di Comuni italiani, chiameremo tutti i consiglieri comunali a esprimersi nell’interesse di chi ha a cuore la sorte di Vittoria”.
“Quando tuttavia i nostri atti fossero bloccati o intercettati per pregiudizio – spiegano ancora – non esiteremo un solo attimo a dimetterci per consegnare al voto dei cittadini il giudizio sul nostro lavoro. Infine ci tengo a precisare che non ci lasceremo condizionare neanche da altre elezioni prossime e che riguarderanno la provincia”.