“Nella seduta del Consiglio comunale del 24 marzo, i “12 abbatiani” hanno messo in atto l’ennesimo gioco di forza, condito da bugie a danno della collettività”. A dichiararlo sono i consiglieri Michelangelo Aurnia, Fabio Borrometi, Rita Cascino, Cristina Cecere, Giorgio Civello, Neva Guccione, Mariacristina Minardo, Corrado Roccasalvo e Daniela Spadaro. “Dopo ore di discussione – scrivono i consiglieri – hanno proposto quattro emendamenti sui temporary store: taluni molto discutibili, illegittimi e certamente da bocciare, due irrilevanti ma accolti dalla maggioranza. Tra questi, l’istituzione di una commissione di monitoraggio, un’inutile zavorra per la città. Per semplificare il processo, abbiamo proposto che l’amministrazione fornisse una relazione annuale sul progetto per monitorarne l’andamento. Ma i “12 abbatiani”, non ottenendo ciò che volevano, si sono astenuti, causando la bocciatura del punto. Questa è la realtà, tutto il resto sono bugie per confondere i cittadini che comunque, ormai confidiamo, abbiano capito tutto. L’iniziativa dei temporary store andava approvata subito, con o senza modifiche. Oggi i 12 consiglieri devono assumersi la responsabilità del loro non voto e rendere conto ai cittadini modicani, ai commercianti, agli artigiani e ai giovani imprenditori, per aver messo al primo posto meri interessi e bassi giochi politici”.