Udienza veloce nel processo che si sta svolgendo davanti alla Corte di Assise di Siracusa (presidente Tiziana Carrubba, a latere Carla Frau) per l’omicidio del ventiduenne comisano Giovanni Russo, ucciso a Vittoria in via IV aprile, con due colpi di fucile, uno alla testa e uno al cuore, a distanza ravvicinata, la sera del 27 febbraio del 2024.
Sentiti gli ultimi due testi del pm Ottavia Polipo mentre i quattro familiari dell’imputato citati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La Corte ha acquisito le dichiarazioni della compagna sentita dagli inquirenti dopo l’omicidio ed ha quindi aggiornato i lavori all’8 aprile per un’udienza tecnica relativa ai Dvd ed al 27 aprile per sentire il perito che dovrà riferire sulle intercettazioni. Sul banco degli imputati, presente in aula, Alex Ventura, 29 anni, reo confesso, difeso dall’avvocato Santino Garufi.
Secondo quanto ricostruito in fase di indagine, la vittima e l’omicida, avevano dei vecchi dissapori per una sigaretta chiesta e non data, si sarebbero incontrati per caso davanti all’abitazione di Ventura. Ne sarebbe seguito un diverbio. A distanza di poco tempo, Ventura avrebbe preso un fucile e sparato a Russo due colpi fatali per poi darsi alla fuga, liberarsi del fucile e consegnarsi dopo qualche ora, ai carabinieri di Vittoria. L’accusa contesta all’imputato l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. La famiglia di Russo si è costituita parte civile attraverso gli avvocati Maurizio Catalano, Raffaele Catalano, Biagio Giudice, Francesco Villardita, Antonino Villardita, Dario Galilei, Valeria Crispi, Annalisa Ferlisi e Marco Comitini. La difesa punta sull’incapacità di intendere e di volere dell’imputato e per questo ha citato un consulente medico di parte. La Corte deciderà solo dopo averlo sentito se nominare o meno un consulente tecnico d’ufficio. Nel corso dell’udienza di convalida del fermo eseguito dai carabinieri l’imputato ha escluso che alla base ci fosse un problema legato allo spaccio di droga parlando di problemi personali risalenti a qualche mese prima.