A Ragusa, si registra una lieve diminuzione della tassa sui rifiuti (Tari), un segnale positivo per i cittadini dopo anni di aumenti. Secondo il report di Cittadinanzattiva di novembre 2023, si prevede una riduzione del 2,4% nel 2024, mentre uno studio della Uil di febbraio 2024 indica una diminuzione del 3,05%. Tuttavia, questa tendenza potrebbe invertirsi nel prossimo anno, con un possibile aumento del 2,8%.
“Nonostante le piccole variazioni – denuncia l’associazione Legambiente circolo “Il Carrubo” di Ragusa Aps -, il costo totale della Tari a Ragusa rimane circa il 20% superiore alla media nazionale e il doppio rispetto ai migliori capoluoghi di provincia italiani. I dati ISPRA del 2023 mostrano che i costi totali di gestione del servizio di igiene urbana sono stati di 312,8 €/abitante/anno, il 46% in più rispetto alla media provinciale e significativamente più alti delle medie regionali e nazionali”.
La differenza di costi rispetto alla media nazionale potrebbe essere giustificata, ma il divario con la media provinciale solleva interrogativi. Costi più elevati dovrebbero tradursi in prestazioni migliori, ma la qualità del servizio di igiene urbana a Ragusa non sembra riflettere questa logica.
“Esistono possibilità per ridurre i costi e mitigare l’aumento della Tari. Le Delibere Anac n. 497/2024 e n. 1236/2019, insieme all’ordinanza sindacale n. 302/2018, sottolineano che le offerte migliorative presentate in sede di gara d’appalto sono vincolanti. Nel caso di Ragusa, il gestore del servizio si era impegnato a raggiungere il 65% di raccolta differenziata (Rd) nel primo anno e il 75% dal secondo anno, obiettivi mai raggiunti.
Il mancato raggiungimento di questi obiettivi comporta penalità per il gestore, i cui proventi potrebbero essere utilizzati per ridurre la Tari per i cittadini. Inoltre, il recupero del 50% dei maggiori costi di selezione della frazione umida e degli imballaggi, a carico del gestore oltre la franchigia, potrebbe ulteriormente contribuire alla riduzione della tassa. È fondamentale che il Comune di Ragusa verifichi se queste somme siano state incamerate. In caso contrario, un intervento tempestivo potrebbe ridurre la TARI nel breve periodo e prevenire l’aumento previsto per il prossimo anno. Per il futuro, la prossima gara d’appalto dovrà mirare a ridurre i costi, migliorare la qualità del servizio e aumentare l’efficienza”.