Un lavoro inedito, scritto e diretto da Gianpiero Francese per la storica compagnia Opera. “Il turno di notte”, questo il titolo di un’opera dedicata al difficile momento che la classe operaia, nel caso specifico quella metalmeccanica, vive in Italia. Sarà portata in scena domenica 6 aprile al teatro Perracchio, fresco di ristrutturazione, alle 18. Botteghino in via Roma 168, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. La proposta è dell’associazione culturale C&M, con la direzione artistica di Carlo Nobile, nell’ambito della stagione teatrale che anima la città di Ragusa. Un episodio fatale rinchiude i sette protagonisti in uno spogliatoio dove inizia un lungo e duro confronto fra sei operai prima e un dirigente francese dopo. Un efficace equilibrio tra l’approccio realistico alla dimensione popolare e la distorsione grottesca delle figure in campo, rende “Il turno di notte” un lavoro che fa “ridere e pensare”.
Una riflessione profonda e intelligente sul futuro della classe operaia che, mai come in questo periodo, vive una profonda crisi identitaria. Uno spettacolo originale e appassionante dove il profondo coinvolgimento emotivo di certe situazioni, sconfina in momenti di intelligente ilarità. Lo spettacolo è scritto e diretto da Gianpiero Francese, regista lucano che ha deciso di portare in scena una storia che, chi come lui vive a Melfi, ha conosciuto in questi anni e conosce molto bene. La trama si ispira, infatti, alla vicenda degli operai della Stellantis e per la drammaturgia Francese ha preso spunto dai racconti reali dei protagonisti. “Conosco bene le storie di questi operai – spiega Francese – Per anni sono stato pubblico, ho ascoltato le loro testimonianze, i loro travagli, dalla ‘primavera di Melfi’, vent’anni fa, fino a questa situazione paradossale della gestione francese di Stellantis. Già da qualche anno avevo in mente di dedicare loro uno spettacolo e poi finalmente l’ho fatto. Nell’ultimo anno e mezzo mi sono impegnato nella scrittura, poi ho chiamato un cast di attori eccezionale, i migliori della Basilicata, e abbiamo allestito una commedia che racconta una vicenda sui generis”.