Sarà depositata il 22 maggio la perizia psichiatrica su Wajdi Zaouali, 31 anni, che il 12 giugno 2024 per l’accusa ha incendiato l’abitazione di famiglia in piazza Unità a Vittoria, dopo avere cosparso di liquido infiammabile la camera da letto dei genitori, il corridoio e l’ingresso dell’abitazione. Il pubblico ministero titolare delI’inchiesta, il sostituto procuratore Martina Dall’Amico, ha nominato il professore Eugenio Aguglia che riferirà sull’esito della perizia, alla presenza dei consulenti della difesa. Le ipotesi di reato in capo a Wajdi Zaouadi, difeso dall’avvocato Giovanni Ascone, sono incendio doloso, omicidio, tentato omicidio aggravati dai vincoli familiari, dalla crudeltà, dai futili motivi, e dall’avere agito in circostanze tali da ostacolare la privata difesa.
A causa delle gravissime ustioni riportate morirono la madre Mariem Sassi 55 anni e la sorella Samah, 34 anni. Pur gravemente ustionati, si salvarono il padre Kamel cinquantasettenne e la sorella più piccola, la diciannovenne Omaima. Wajdi Zaouadi, giovane problematico, seguito dalla famiglia e dal dipartimento di salute mentale, dopo la convalida del fermo eseguito a poche ora dai fatti, dalla Polizia di Stato – commissariato di Vittoria e Squadra mobile di Ragusa – è rinchiuso in una sezione speciale del carcere di Siracusa. Il trentunenne era stato già giudicato incapace di intendere e volere in un altro procedimento penale, precedente a quello in corso e che lo aveva visto protagonista per una violenta resistenza a pubblico ufficiale. Nei mesi scorsi il gip presso il Tribunale di Ragusa, Gaetano Di Martino, ha accolto l’istanza del difensore conferendo l’incarico al professore Aguglia ordinario di Clinica psichiatrica all’Università di Catania; hanno partecipato alle operazioni peritali i consulenti della difesa Salvatore Valvo, psichiatra, e Giuseppe Iuvara, medico legale.