Gli alunni del Comprensivo Rodari San Biagio di Vittoria sono stati coinvolti in un ricco percorso educativo all’interno del Laboratorio Integrato promosso dal progetto Fermenti Educativi. Uno spettacolo teatrale ha celebrato, nei giorni scorsi, il successo di un progetto corale che ha accompagnato i bambini della scuola, la cui dirigente è Giovanna Mallia, in un percorso di crescita, espressione e scoperta di sé.
Un’esperienza articolata e coinvolgente che ha abbracciato diverse attività – teatrali, motorie, narrative e pedagogiche – e che ha visto la partecipazione attiva di alunni, insegnanti, educatori e famiglie. Il laboratorio rappresenta una delle azioni chiave del progetto Fermenti Educativi, promosso e finanziato dal Pnrr – Missione 5, Componente 3, Investimento 3, con il contributo dell’Unione Europea – NextGenerationEU (annualità 2022).
Rosanna Venerando, responsabile del progetto Fermenti Educativi, ha seguito passo dopo passo il percorso assieme a Marilena Meli, presidente della cooperativa Nuovi Orizzonti, ente capofila: “L’azione – spiega Venerando – si è concentrata sull’educazione alla diversità, sviluppata attraverso tre laboratori: Musiche dal mondo, Letture spettacolari e Fiabe in cammino. A questi si è affiancato un laboratorio pedagogico condotto da psicologi. I tre laboratori teatrali si sono poi fusi in un’unica performance finale, come restituzione del cammino fatto dai bambini”.
Gabriella Gradante, referente e coordinatrice interna al plesso San Biagio, si dice entusiasta dei risultati riscontrati. “Parlare di progressi è il vero fulcro del nostro lavoro. I bambini hanno tratto un reale giovamento dal laboratorio, che va avanti ormai da due anni, grazie alla collaborazione con la Cooperativa Nuovi Orizzonti. Se lo scorso anno ci siamo concentrati sul laboratorio fonologico, quest’anno, grazie a una programmazione iniziata già ad ottobre, abbiamo potuto realizzare un percorso molto più articolato: fiabe in cammino, letture spettacolari, attività motorie e laboratori teatrali”. Una progettazione ampia e inclusiva, che ha abbracciato il bambino nella sua interezza, offrendo strumenti per l’espressione corporea, verbale, grafica e pittorica, rafforzando autonomia e fiducia nei piccoli partecipanti. “I risultati sono stati evidenti – continua Gradante – non solo per noi insegnanti, ma anche per le famiglie”.
Una delle insegnanti coinvolte, Sina Giovannotto, sottolinea l’impatto positivo e la qualità dell’esperienza vissuta: “Molte attività ci erano familiari, ma la presenza di figure maschili tra gli educatori – elemento raro nella scuola dell’infanzia – ha dato un valore aggiunto. L’esperienza ha coinvolto ogni sfera del bambino: corpo, linguaggio, emozioni, relazioni. I più timidi hanno trovato canali alternativi per esprimersi, e questo è ciò che davvero conta”.
La messa in scena conclusiva è stata curata da un team affiatato di esperti: Cettina Malignaggi, Andrea Cannizzo, Michele Ferracane ed Elga Zisa. Un lavoro corale, centrato sul tema dell’identità personale. “Abbiamo scelto la storia di Pezzettino – raccontano Andrea Cannizzo e Cettina Malignaggi– come metafora del percorso che ogni bambino compie per scoprire sé stesso. Abbiamo poi integrato altre storie significative: Biancaneve, Pinocchio, Il brutto anatroccolo, Cappuccetto Rosso, tutte fiabe che parlano di ricerca di sé, accettazione, bellezza interiore. L’obiettivo è stato far comprendere che non bisogna cercare all’esterno, ma scavare dentro di sé: ognuno è completo così com’è”.
Il laboratorio teatrale ha saputo unire creatività e riflessione, aiutando i bambini a riconoscersi, accettarsi e raccontarsi. Un’esperienza che lascia un segno, un seme di consapevolezza e fiducia che porteranno con sé nel loro percorso di crescita.
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