Sull’approvazione del rendiconto, da parte della maggioranza “a geometria variabile” che sostiene l’amministrazione Aiello, è intervenuto il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia (nella foto) con il coordinamento cittadino.
Gli esponenti consiliari di FdI in aula hanno chiaramente evidenziato come il voto contrario al rendiconto sia scaturito da ragioni tecniche e politiche: “Abbiamo rilevato e documentato, facendolo mettere a verbale, tante e varie criticità sul rendiconto, sulla sua attendibilità, sulle spese effettuate per assunzioni che non hanno risolto le ataviche emergenze del nostro Comune. Un rendiconto quindi che non rispecchia la realtà e abbiamo mosso rilievi puntuali dopo lo studio approfondito dell’atto”.
Proseguono poi i consiglieri Vinciguerra, Cannata, Scuderi, Zorzi, Pugliarello e Dieli: “Le ragioni politiche sono sotto gli occhi di tutti: abbiamo visto che pur di salvare la poltrona tutti gli esponenti della maggioranza hanno usato una colla molto potente. Una colla capace perfino di far dimenticare l’appartenenza ostentata del Pd al fronte progressista e alla sinistra dura e pura. Infatti hanno accettato di buon grado i voti del gruppo della Democrazia Cristiana che a livello regionale è nella coalizione di centrodestra, dimenticando le invettive contro Cuffaro. Oggi i voti della Democrazia Cristiana sono “oro colato” per chi, per opportunismo, mangia in due piatti diversi”.
“Da una parte si ostenta la purezza della sinistra – prosegue la nota di FdI – , dall’altra Aiello fa accordi con la Democrazia Cristiana pur di rimanere in sella e scongiurare le elezioni. Non è una novità visto che Aiello in passato pur di fare l’assessore regionale ha giurato fedeltà a Lombardo e alle ultime elezioni ha ricevuto anche il sostegno di Micciché. Comprendiamo, quindi, l’imbarazzato silenzio del Pd e i tentativi di alcuni suoi consiglieri di sviare l’attenzione accusando, con le solite trite falsità, Fratelli d’Italia e l’opposizione”.
“Di sicuro c’è soltanto che questa sgangherata maggioranza è tenuta insieme dalla colla dell’opportunismo e del tornacontismo. Continueremo a denunciare e a lottare questo sistema di potere e di occupazione della cosa pubblica”.