Lettera aperta di Flai Cgil, Flai Cisl e Filbi Uil Ragusa nella quale si comunica la proclamazione, con decorrenza immediata, dello stato di agitazione del personale-dipendente del consorzio di bonifica 8 (nella foto). «Tale scelta – scrivono i sindacati – è la naturale conseguenza della forte preoccupazione suscitata dalle informazioni relative ai pignoramenti alla fonte, da parte dei soggetti terzi, dei contribuiti regionali destinati, nel corso del corrente anno, al consorzio di bonifica del nostro territorio, per il mancato pagamento del debito dallo stesso contratto, nel corso degli ultimi anni, con l’agenzia Enel e con gli enti previdenziali».
«Il rischio – proseguono – che è presumibile considerare per i mesi a venire, è quello rappresentato dal fatto che, non appena i pignoramenti saranno realmente esecutivi, l’ente consortile ragusano non potrà garantire i fondamentali servizi che eroga al settore della produzione agricola e ai cittadini di molte città, con conseguenze certamente negative ed involutive per il tessuto produttivo prevalente del nostro territorio e per l’occupazione ad esso collegata, oltre alle insormontabili difficoltà a poter garantire i salari ai dipendenti della bonifica, i quali dovranno fare i conti con la sofferenza discendente dal non poter percepire gli emolumenti maturati». Chiesto anche un intervento del prefetto.