La ventisettesima edizione di Expo della Contea ha chiuso i battenti con un location diversa rispetto alle precedenti. Se questo ha determinato una qualche novità sul piano delle presenze è il contenitore che va rivisto. L’idea di una esposizione merceologica ad ampio raggio non paga più e allora sarebbe meglio indirizzare gli sforzi attorno ad Expo monotematiche pur sempre legate alle vocazioni del territorio.
“Abbiamo voluto fare qualcosa di diverso – commenta Luigi Galazzo, presidente della Pro Modica 1977 che ha promosso l’iniziativa – rispetto alle edizioni precedenti. Oltre le presenze abbiamo registrato un’importante convegnistica che ha visto la presenza di importanti accademici, espressioni delle istituzioni su temi di grande attualità. Palazzo dei Mercedari per tanti è stata una sorprendente scoperta. Un polo museale di prima grandezza che andrebbe meglio pubblicizzato. Onestamente valuto che bisogna rimodulare il format. Mettere insieme il tutto, come generi merceologici, alla fine ottieni poco, lasciando l’amaro in bocca al visitatore. Le campionarie devono stare in luoghi molto più grandi. Gli imprenditori non hanno inteso aderire all’invito, tendente a rivalutare il centro storico della città, che avevo rivolto loro prima di Expo. Insistendo nel nostro progetto l’abbiamo voluta fare in questa area per rivalutarla. Per riprendere questa attività negli anni a venire dobbiamo intanto eliminare questi tipi di problemi e legarci invece ad una Expo mono tematica e gli spunti non mancano: turismo, enogastronomia e ovviamente la convegnistica di qualità. Ringrazio infine gli sponsor pubblici e privati che hanno voluto sostenere questa iniziativa”.