Il Codacons ha ricevuto una segnalazione da parte di una cittadina residente nella provincia di Ragusa, che ha riferito le difficoltà riscontrate nell’accesso a un Pap test, esame ritenuto fondamentale per la prevenzione oncologica.
“Con la prescrizione del medico di base sono andata al Cup per prenotare un Pap test il 3 marzo: niente da fare. Mi è stato risposto che non c’erano strutture disponibili in provincia. Quando vi sono tornata, il 25 marzo, stessa risposta. Praticamente, per tutto il mese di marzo, a tutte le donne è stato negato il diritto di effettuare un esame anche salvavita” racconta la donna.
Dopo ulteriori tentativi, è stato fissato un appuntamento presso l’ex Inam di via Vittorio Veneto a Modica per il 3 aprile. Tuttavia, riferisce la paziente, l’appuntamento è stato annullato telefonicamente per mancanza del kit necessario all’esecuzione dell’esame: “Mi sono chiesta: da quanto tempo manca il materiale? Sono forse l’unica donna che ha bisogno di questo test?”.
L’esame è stato poi eseguito il 15 aprile. Alla paziente è stato riferito che l’esito potrebbe essere disponibile solo verso metà giugno, poiché “stanno cominciando ad arrivare quelli del mese di gennaio”. “Quattro mesi, se va bene, per conoscere un risultato che può cambiare la vita. Intanto si vive con l’ansia” aggiunge la donna.
Pur non potendo verificare direttamente le tempistiche o l’organizzazione delle singole strutture, il Codacons considera questa testimonianza inquietante e chiede all’assessorato regionale alla Salute di attivarsi per verificare se vi siano stati disservizi o carenze organizzative in relazione ai fatti segnalati.
Qualora fossero confermati ritardi o carenze nei servizi, ciò potrebbe comportare una violazione dei principi costituzionali in materia di tutela della salute e di parità di accesso alle prestazioni sanitarie. Il Codacons si riserva di promuovere ulteriori iniziative volte a tutelare i pazienti e a sollecitare soluzioni efficaci e tempestive.