“Tanti perché tragici si affollano nella nostra mente, tanti perché senza risposta che ci lasciano storditi, smarriti e confusi”. Così il sacerdote Pietro Zisa questa sera nel corso della messa che è stata celebrata a San Bartolomeo per ricordare Peppe Ottaviano, ucciso un anno fa a Scicli nella sua casa di via Manenti. Era il 12 maggio del 2024 quando fu trovato il corpo del dottore in giurisprudenza, senza ombra di dubbio vittima di un omicidio e che, però, non ha ancora un colpevole. Chi lo ha lasciato in un lago di sangue in una delle stanze della casa di famiglia? L’interrogativo continua a rimanere senza risposta. Intanto, però, oggi, oltre un centinaio di persone hanno sfilato a fianco dei familiari di Peppe Ottaviano per chiedere giustizia. Quella giustizia che, ancora, non è arrivata.