‘Le parole di Giorgia: Giovanni Spampinato era mio figlio’, di Angelo Di Natale, (Operaincerta Editore, Maggio 2025) sarà presentato a Ragusa, domenica 18 maggio 2025, alle ore 18.30, nella sede di The Globe, in via Giovanni Spampinato n. 12.
L’iniziativa, promossa da Operaincerta e organizzata da The Globe e Arci, vedrà la presentazione, in dialogo con l’autore, a cura di Margherita Bonomo, professoressa associata di Storia contemporanea nell’Università di Catania, nonché titolare delle cattedre di Storia contemporanea dei corsi di laurea, triennale e magistrale, nella Struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere di Ragusa.
Interverrà Salvatore Spampinato, fratello di Giovanni, autore del libro ‘Assassinato perché cercava la verità’ (Operaincerta Editore, 2022) e artefice, con tale pubblicazione e con una tenace azione di impegno quotidiano, di un contributo nuovo e decisivo nel diradare le tante ombre sulla vicenda e le zone oscure che in oltre mezzo secolo hanno impedito che il sacrificio del giornalista potesse essere conosciuto nella sua limpida grandezza.
Il nuovo testo è stato scritto da Angelo Di Natale per il teatro ed è la prima parte di una trilogia che, mettendo a confronto il dramma di due madri, indaga l’uccisione di Giovanni Spampinato e quella di Giuseppe Impastato, accomunati nello stesso destino di morte per avere detto la verità e divisi da una sorte finora diversa: il conduttore di Radio Aut ebbe subito il riconoscimento ‘popolare’ del perché del suo omicidio e quindi del valore della sua opera nonché, con vent’anni di ritardo, anche giustizia; il corrispondente da Ragusa de L’Ora e L’Unità, ancora oggi 53 anni dopo, né l’una, né l’altra.
In ‘Le parole di Giorgia’ – un soliloquio, quasi un monologo interiore di Giorgia Ragusa madre di Giovanni Spampinato – l’autore liberamente dà voce al moto di speranza che, il 9 maggio 1979 sei anni e mezzo dopo il delitto, si accende nel cuore e nella mente della donna dinanzi all’immagine della mobilitazione di tanti giovani a Cinisi, nel primo anniversario della morte di Impastato.
In proposito, ecco il testo della quarta di copertina.
Giovanni Spampinato e Giuseppe Impastato sono stati ammazzati in giovane età, il 27 ottobre 1972 e il 9 maggio 1978, in due lembi estremi di Sicilia, Ragusa e Cinisi, perché raccontavano in pubblico, sui giornali e alla radio, la verità. E perché continuavano a cercarla ogni giorno: una minaccia per i mafiosi e i loro traffici; per i fascisti che ne erano alleati per abbattere con le bombe la democrazia; per i settori dello Stato complici dell’eversione nera.
Impastato ha avuto subito verità e, in ritardo, anche giustizia.
Spampinato né l’una, né l’altra.
‘Le parole di Giorgia’ sono le parole di Giorgia Ragusa, la madre di Giovanni, pronunciate il pomeriggio del 9 maggio 1979, dopo avere visto duemila ragazzi a Cinisi, nell’anniversario del delitto Impastato, dare vita alla prima manifestazione nazionale antimafia della storia.
Sono le parole di una madre che, sei anni e mezzo dopo l’assassinio del figlio, calunniato e ucciso anche da morto, in quei giovani di Cinisi vede per la prima volta un barlume di speranza: che anche Giovanni, come Peppino, possa avere almeno verità nelle piazze, se non giustizia nei tribunali.
Le sue parole ci consegnano il vero Giovanni Spampinato, morto per la verità e che perciò, se potesse, vorrebbe farci conoscere anche questa verità, affidata alla madre.