“La situazione dei voli all’aeroporto Pio La Torre di Comiso è ormai allarmante ed il territorio non può permettersi di assistere inerte ed inerme in attesa di un rilancio per ora solo annunciato”. E’ quanto sostengono i gruppi consiliari del Pd, della lista Spiga e di Coraggio Comiso presenti in seno al civico consesso. “Non si può più rinviare un confronto tra tutti gli attori interessati – è spiegato dai consiglieri Gaetano Gaglio ed Enrica Adamo (Lista Spiga), Gaetano Scollo e Gigi Bellassai (Pd), Salvo Liuzzo e Cristina Betta (Coraggio Comiso) e per questo abbiamo richiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto proprio all’aeroporto. Ci continuano a dire che a breve partiranno le tratte agevolate con i fondi del Libero consorzio di Ragusa; che siamo in procinto di attivare anche le tratte agevolate nell’ambito della continuità territoriale; che il soggetto gestore ha a cuore lo scalo e che il presidente della Regione garantisce il prossimo avvio del progetto cargo al Pio La Torre di Comiso. Intanto però i voli continuano a diminuire, le compagnie si eclissano, le giornate in cui la struttura è chiusa per mancanza di traffico passeggeri aumentano così come le occasioni ed i momenti di protesta, ma il trend negativo non si inverte, anzi”.
“Non si può più attendere – chiarisce ancora la nota – il turismo, da tutti invocato come la fonte di crescita del nostro territorio, non può in nessun caso prescindere dal rilancio dell’attività del nostro aeroporto. Un rilancio che è oggi necessario dopo la drastica ed inconcepibile riduzione del traffico passeggeri negli ultimi anni, continuata sino ai drammatici livelli odierni con un continuo minimizzare da parte delle autorità pubbliche e del soggetto gestore che hanno atteso sperando in una crescita miracolosa senza fare poi molto per costruirla. Al di là della proclamata buona volontà del gestore privato oggi il territorio deve fare sentire la sua voce, deve muoversi unitariamente senza distinzioni di colore o bandierine, deve chiamare alle proprie responsabilità chi ha il compito di “riaprire” l’aeroporto e ne ha causato in questi anni un rapido declino. Per questo abbiamo utilizzato i poteri che la legge ed il regolamento consiliare ci conferiscono e chiesto la convocazione di un consiglio comunale da tenere presso l’aerostazione per affrontare la situazione e chiedere provvedimenti concreti per un rilancio immediato dell’attività. E abbiamo chiesto che la seduta sia in forma “aperta”, per consentire a tutti i soggetti interessati del territorio di partecipare attivamente e farsi sentire dal presidente della Regione e dai vertici di Sac di cui abbiamo voluto la presenza”.