L’attenzione di fedeli e devoti nei confronti di Santa Rita, protagonista di una vita straordinaria di una donna comune: moglie, madre, vedova e consacrata, continua a essere alta. Nella chiesa del Santissimo Ecce Homo, il triduo che anticipa la festa liturgica di giovedì continua a essere vissuto con grande trasporto spirituale da parte di tutti i partecipanti (foto Salvo Bracchitta).
E’ accaduto anche ieri sera con la santa messa presieduta dal parroco, il sacerdote Salvatore Vaccaro, e con l’omelia del diacono Gianni Corallo. E’ stata messa in evidenza la figura di Santa Rita da Cascia una cui reliquia, tra l’altro, si trova esposta alla venerazione dei fedeli sull’altare dedicato alla santa e proprio accanto al quadro dell’estasi che risalgono alla metà dell’Ottocento. La reliquia insigne di Santa Rita concessa dal cardinale Lorenzo Barili, prefetto della congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie dal 1872 al 1875, è stata ritrovata da qualche tempo dopo che la stessa era stata custodita per alcuni decenni nell’archivio parrocchiale. La devozione nei confronti di Santa Rita da Cascia nella città di Ragusa è molto alta. E questa devozione si concentra proprio nella chiesa dell’Ecce Homo per i motivi in questione.
Oggi, intanto, mercoledì 21 maggio, ultimo giorno del triduo, alle 18,30 ci sarà la recita del Rosario e la preghiera a Santa Rita. Alle 19 la santa messa con omelia del diacono Giuseppe Bottone. A occuparsi della diffusione mediatica dell’evento religioso l’impresa Gali group trasporti e logistica di Ispica che ha voluto puntare l’accento sul significato di questa celebrazione per la città di Ragusa.