L’aula consiliare del Comune di Comiso ha ospitato mercoledì scorso l’assemblea dei lavoratori dell’ente, con un solo punto all’ordine del giorno, riguardante l’informativa sulle proposte di modifica al Piao (Piano integrato di attività e organizzazione), come esposto dall’assessore al Personale durante la riunione del 14 maggio scorso. A darne comunicazione il segretario generale Fp Cgil Ragusa, Nunzio Fernandez, e la segretaria territoriale Cisl Fp Ragusa Siracusa, Sandra Farruggio. Durante l’assemblea, i lavoratori sono stati informati delle proposte dell’amministrazione relative al potenziamento di tre settori nevralgici dell’ente: il settore tecnico, la polizia locale e i tributi. Questo potenziamento mira al recupero di risorse finanziarie.
Per il settore tecnico sono previste 4 assunzioni part-time nel profilo di istruttore tecnico. Inoltre, il progetto prevede un incremento orario non definito nell’entità, pari circa al 30% del personale, da erogare in modo non strutturale. La proposta dell’ente include l’espletamento di progressioni verticali in deroga.
L’esposizione delle proposte ha suscitato un netto dissenso tra i lavoratori, tra cui i part-time che rappresentano la maggioranza dei dipendenti, ben 170 su 246, a cui non si può proporre l’assunzione di altro personale così come vorrebbe l’Amministrazione. I lavoratori, concordando con i sindacati, ritengono più opportuno procedere a un’accurata ricognizione del personale e delle sue caratteristiche professionali, favorendo il processo di riqualificazione attraverso le progressioni verticali in deroga, in scadenza il 31 dicembre 2025.
“Questa strategia – dicono Fp Cgil e Cisl Fp – permetterebbe di individuare figure professionali interne all’ente, utilizzando anche i risparmi derivanti dai cessati, stimati in circa 140.000 euro per il 2025 e circa 200.000 euro per il 2026. Tali risorse potrebbero essere utilizzate per l’integrazione oraria strutturale a 36 ore del personale part-time. L’assemblea, inoltre, ha ribadito la necessità di una riorganizzazione complessiva delle risorse umane, sollecitando una rivisitazione dell’organigramma dell’ente. Ciò contribuirebbe a rispondere in modo più efficace alle mutate esigenze della macchina amministrativa e a garantire una distribuzione più equa delle risorse tra il personale dipendente”.
Dopo un ampio dibattito, i lavoratori hanno auspicato l’immediata costituzione di un tavolo tecnico dedicato a recepire le proposte formulate, creando così le condizioni per una mediazione tra le richieste dei lavoratori e le proposte dell’amministrazione. In conclusione, l’assemblea si è espressa favorevolmente alla proclamazione dello stato di agitazione del personale dipendente dell’ente, come segnale di dissenso rispetto alle politiche attuali in materia di personale.