Il recente monitoraggio svolto in Prefettura sull’utilizzo dei beni confiscati alle mafie, assegnati al Comune di Vittoria, restituisce un quadro estremamente positivo. L’Amministrazione comunale esprime grande soddisfazione per i risultati emersi, che evidenziano “la chiara individuazione delle finalità di utilizzo di molti beni e il positivo avanzamento dei progetti già avviati su di essi”. Prosegue con determinazione l’impegno dell’Amministrazione comunale sul fronte del riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il monitoraggio condotto sull’uso di questi beni restituisce un quadro positivo e carico di significato: restituiamo funzione sociale a ciò che era stato sottratto alla collettività. Per noi, la visione sul riuso di tali beni non è un semplice atto amministrativo, ma un processo partecipato, inclusivo e carico di valore simbolico.
“L’avanzamento delle progettualità già avviate – che danno nuova vita a luoghi per troppo tempo rimasti segno tangibile di illegalità – ci conforta e ci stimola a proseguire con maggiore convinzione.- Ha dichiarato il vice sindaco Giuseppe Fiorellini-. Restituire questi spazi alla collettività significa costruire opportunità, servizi, inclusione e legalità. È un percorso che coinvolge tutta la comunità, una vera e propria vittoria del territorio che si riscatta e guarda con fiducia al futuro. Continueremo a promuovere ogni iniziativa che valorizzi i beni confiscati alle mafie, trasformandoli con coraggio e visione in risorse per la comunità. Questo atto è il segno concreto di un territorio che reagisce, si riscatta e costruisce opportunità di legalità e inclusione.”
“Il lavoro che stiamo portando avanti dimostra che la legalità può essere vissuta e praticata ogni giorno, anche attraverso il recupero di ciò che un tempo rappresentava la prepotenza delle mafie – ha aggiunto il sindaco Francesco Aiello – Oggi quei beni raccontano una storia particolare: quella di una città che non si piega, che ha sempre reagito e che costruisce il proprio futuro sulla base della giustizia e della partecipazione. Continueremo su questa strada, rafforzando il legame tra istituzioni, associazioni e cittadini, per garantire che ogni bene confiscato diventi uno spazio di crescita e coesione sociale”.