Sono 8 i dipendenti del Comune di Chiaramonte Gulfi che perderanno il lavoro e che saranno costretti ad andare in mobilità. E’ questa una delle conseguenze del dissesto dopo che il consiglio comunale, 20 mesi fa, aveva deliberato in tal senso dopo avere approvato la proposta presentata dalla dirigente del settore. Tra le conseguenze, per l’appunto, il ridimensionamento dell’organico del Comune in base alle norme previste a livello nazionale. Una vicenda di cui si parla da tempo ma soltanto ieri il sindaco Mario Cutello ha incontrato i dipendenti comunicando loro i numeri ufficiali degli esuberi. In pratica, andranno a casa 8 persone: 5 di categoria C e tre di categoria B. Sarebbe salvaguardata, in questo modo, la possibilità per l’ente di indire concorsi finalizzati all’assunzione di dirigenti di cui attualmente il Comune è carente. I dipendenti in mobilità potranno comunque contare su una serie di tutele.
Per due anni percepiranno un’indennità, vale a dire l’importo dello stipendio decurtato del 20%, e inoltre potrebbero essere trasferiti in altri enti che hanno fabbisogno di personale e che potrebbero attingere dagli elenchi di mobilità. Per loro, inoltre, ci sarebbero le garanzie contributive, maturerebbero cioè i requisiti pensionistici come i loro colleghi e al momento della pensione avrebbero garantito l’importo pensionistico. La vicenda sta facendo suscitare già qualche clamore perché i sindacati di categoria non sono stati avvisati dell’incontro in questione e hanno indirizzato all’amministrazione comunale una lettera di protesta. Il sindaco Cutello ha fatto sapere che quello di ieri era soltanto un passaggio propedeutico e che, naturalmente, sono già in programma gli incontri con le parti sindacali.