Una denuncia pubblica, pacata ma preoccupata, è comparsa sui social e sta facendo discutere la comunità di Scoglitti. A scriverla è una residente della zona delle scuole elementari, che segnala un comportamento potenzialmente pericoloso da parte di alcuni gruppi di ragazzini: questi ultimi, per gioco o per sfida, staccherebbero le pietre del murales esterno dell’istituto e le lancerebbero in aria, mettendo a rischio l’incolumità dei passanti.
“Non voglio fare la morale a nessuno, né accusare personalmente qualcuno”, esordisce la cittadina nel suo post. “Ma la situazione sta diventando pericolosa e va fermata prima che accada qualcosa di grave. Le pietre, anche di grosse dimensioni, sono state trovate perfino dentro abitazioni private. Basta immaginare cosa succederebbe se colpissero un passante, un bambino o un anziano”.
A rincarare la dose, un altro commento apparso sotto la stessa segnalazione: “Già segnalato qualche anno fa senza esito di attenzione. La zona scuola è lasciata senza sicurezza, dalla viabilità all’abbandono di rifiuti sui gradini, fino al bivacco, alle corse di moto e auto. Mi chiedo: il rispetto e la sicurezza per i nostri bambini dov’è?”. Un grido d’allarme che, a quanto pare, non è nuovo. La situazione si trascina da tempo e, come spesso accade, si resta in attesa dell’incidente prima di agire. Intanto, i residenti parlano di un quartiere dimenticato, dove la scuola – che dovrebbe essere presidio di educazione e sicurezza – è invece circondata da incuria e comportamenti pericolosi.
L’appello, rivolto ai genitori e a tutta la comunità, è chiaro: vigilare, parlare con i ragazzi, richiamarli con fermezza ma senza aggressività. Non per colpevolizzare, ma per prevenire. “Siamo stati tutti ragazzi, sappiamo che a volte si esagera per gioco. Ma qui c’è in ballo la sicurezza delle persone. Nessuno vuole crocifiggere nessuno, ma questa non è una semplice ragazzata: è un rischio concreto”.
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di degrado urbano e atti vandalici che stanno interessando molte zone frequentate da giovani, soprattutto nel pomeriggio e nelle ore serali. Non si tratta solo di danni al decoro pubblico, ma di un problema di responsabilità collettiva, dove il silenzio e l’indifferenza possono avere conseguenze gravi.
Il murale, oltre a essere parte dell’arredo scolastico, rappresenta un simbolo di creatività e appartenenza per gli alunni e per l’intera comunità scolastica. Distruggerlo o utilizzarne i frammenti come armi improvvisate non è solo un danno materiale, ma anche un segnale allarmante sul rapporto che alcuni ragazzi stanno costruendo con lo spazio pubblico. “Abbiamo tutti figli, genitori, nonni che passano da quelle strade – conclude l’autrice del post – e nessuno vorrebbe mai trovarsi a dire ‘potevamo evitarlo’ troppo tardi. Per questo ho voluto avvisarvi, nella speranza che la situazione venga presa sul serio da tutti”. L’immagine postata sui social mostra alcune delle pietre ritrovate all’interno di una casa nei pressi della scuola elementare di Scoglitti.