Najla Hassen è la nuova coordinatrice cittadina del Movimento 5 Stelle di Ragusa. L’elezione al termine della riunione del coordinamento territoriale (nella foto) che si è tenuta all’Hotel Kroma. Succede a Gabriele Piccitto che assume insieme a Giuseppe Migliorisi il ruolo di vice rappresentante. Completano l’organigramma, Carla Albani referente giovani; Demetrio Occhipinti referente formazione e Lino Iabichino referente progetti. Alla riunione hanno preso parte la deputata regionale Stefania Campo e il coordinatore provinciale Federico Piccitto.
“Ringrazio sia Stefania che Federico ma soprattutto ogni iscritto e iscritta al gruppo territoriale, perché non hanno mai smesso di credere, malgrado i risultati elettorali che non sono stati a nostro favore – ha detto Najla -. Non ho fatto la scelta della politica, ma è stato il senso di giustizia e di appartenenza che mi ha sempre portato all’attivismo dal basso. Ho la fortuna di vivere in un paese che professa la democrazia, che significa potere al popolo, quindi bisogna solo mettere in pratica i suoi principi. Non esistono per me “discorsi da bar”, come aveva affermato qualcuno, ma esiste l’ascolto delle persone, nessuno escluso quindi anche chi la pensa diversamente da noi. Tutte le voci valgono, soprattutto quelle di chi fa fatica ad arrivare a fine mese, la voce della madre sola con bambini, quella del padre separato e alienato, la voce dei giovani, spesso rimproverati ma mai sinceramente ascoltati, e la voce degli anziani, soprattutto quelli più fragili. Parafrasando Pasolini, e pensando a molte persone che conosco, ma anche osservando me stessa, posso dire che siamo nell’età del pane, dove buona parte dei cittadini sono consumatori di beni estremamente necessari. Credo sia fondamentale trattare il tema dei diritti sociali. Per questo, in questa mia prima comunicazione, rivolgo un invito ad andare a votare per il referendum dell’8 e 9 giugno. Se il potere ci invita a non votare, noi cittadini dobbiamo fare la cosa contraria. Spesso si sente dire che Ragusa è una delle città più benestanti della Sicilia, anche dell’Italia. La nostra città è abbastanza ordinata, dove si tiene al decoro urbano. Però, da cittadina ragusana, posso affermare che Ragusa ospita molte persone invisibili, che non frequentano i salotti e le presentazioni di libri, che non vanno al cinema e che non possono godere di alcun mezzo di benessere perché vivono in una povertà estrema, che le porta a concentrarsi sull’indispensabile. Come ho detto in assemblea, la mia nomina e quella di tutta la squadra sono una formalità, perché lavoreremo in modalità di gruppo, in modo orizzontale. Saremo aperti a tutte e tutti, anche ai non iscritti, per confrontarci e ascoltare le critiche. Credo che un buon lavoro di squadra debba partire da due elementi fondamentali: rafforzare la sinergia all’interno del gruppo e praticare l’autocritica”.