Fissata per il 25 giugno l’udienza preliminare davanti al gip del Tribunale di Ragusa, Eleonora Schininà, per i titolari della casa di riposo “Villa Ortensia”, Margherita Di Raimondo, e il compagno, Salvatore Germanà. I due coniugi sono finiti agli arresti domiciliari a gennaio nell’ambito dell’inchiesta dei Nas dei carabinieri.
“I due indagati – scrive la difesa – non hanno né maltrattato né abbandonato gli anziani presenti all’interno della struttura. Il loro operato è stato costantemente orientato a garantire il benessere degli ospiti, creando un ambiente accogliente e sereno, lontano da qualsiasi logica di lucro o abuso”. La difesa, prima dell’udienza ha richiesto al nuovo gip la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari, evidenziando l’assoluta mancanza di gravi indizi a carico degli indagati e la totale assenza di esigenze cautelari.
“Auspichiamo – hanno dichiarato i difensori Giuseppe Lipera e Vincenza Forte – che sia fatta presto luce e giustizia su questa storia”. Davanti al gip Schininà compariranno anche gli altri sei indagati raggiunti da misure interdittive tra gli 8 ed i 12 mesi, difesi dagli avvocati Enrico Cultrone, Fabrizio Cavallo, Alessandro Agnello, Vanessa Alecci, Rosario Schembari, Vincenza Forte e Pasqualino Cilia. La casa di riposo è stata posta sotto sequestro preventivo dal Gip del Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato. Il magistrato ha nominato l’amministratore giudiziario a cui è stato dato il compito di sistemare gli ospiti i altri siti.