Dal 18 al 22 giugno 2025 torna a Ragusa il Festival “Barocco & Neobarocco”, promosso dall’Associazione culturale “Stupor Mundi”, con la direzione artistica dell’architetto e designer Roberto Semprini. Giunto alla sua quinta edizione, l’evento è nato dall’intuizione dell’imprenditore ragusano Gianni Leggio di voler realizzare “un ponte” tra Milano e la Sicilia -ispirato dal Fuori Salone 2018- incentrato su arte, architettura e design, tra l’innovazione e la memoria.
L’edizione 2025, possibile grazie al sostegno di Ars, Libero Consorzio ibleo, Comune di Ragusa e numerosi sponsor, si annuncia particolarmente ricca e innovativa, ponendo al centro del programma il tema della rigenerazione urbana con il sottotitolo: “Rinascita: architettura e urbanistica nei centri storici”. Un concetto da collegarsi idealmente alla rinascita del Val di Noto dopo il terribile terremoto del 1693.
La manifestazione gode del patrocinio dell’Accademia di Brera, dell’Ordine degli Architetti di Ragusa e Siracusa, della Fondazione Arch, dell’Ordine degli Ingegneri.
Un’iniziativa culturale che coinvolge l’intera città e che si svolgerà nei luoghi più suggestivi del centro storico di Ragusa, patrimonio UNESCO: Palazzo Nicastro, Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca, l’Auditorium San Vincenzo Ferreri, e le principali piazze della città, tra cui Piazza Matteotti e Piazza San Giovanni.
“Il Festival si sta imponendo a livello nazionale come un osservatorio, unico nel suo genere, delle espressioni del Neobarocco – dichiara il direttore artistico Roberto Semprini –. Non un semplice omaggio al passato, ma una rilettura creativa e contemporanea dello stile barocco, capace di trasformare spazi urbani in luoghi immersivi e vitali. La sfida, che si ripete da alcuni anni a Ragusa è sempre stata questa, voler custodire questa eredità, trasformandola in qualcosa di nuovo, anziché relegarla all’analisi contemplativa. Saperi e imprenditorialità del territorio sono coinvolti in una dialettica creativa, insieme a designer, artisti, fashion stylist, aziende, con la partecipazione dei protagonisti del mondo del design e dell’architettura”. Quest’anno il focus è sull’architettura e sull’urbanistica. L’obiettivo è duplice: riflettere sulle emergenze urbane legate allo spopolamento dei centri storici e promuovere una cultura del progetto urbano come strumento di rigenerazione. Il curatore della sezione è l’architetto Gaetano Manganello, che afferma: “Il centro storico di Ragusa superiore da un lato ha bisogno di attivare processi rigenerativi che contrastino la tendenza all’abbandono residenziale dei suoi quartieri. Occorrono visioni d’insieme e una pianificazione che porti in primo luogo il progetto urbano come mezzo per contrastare questi processi degenerativi. Con il festival vogliamo attivare un dialogo concreto tra istituzioni, progettisti e cittadini”. A questo proposito, durante il festival sarà visitabile una installazione di forte impatto in piazza Matteotti che ospiterà anche la mostra su esempi virtuosi di rigenerazione urbana e un dibattito pubblico il 18 giugno, aperto a esperti, progettisti e cittadini.
Tra le presenze eccellenti attese durante i talk e le tavole rotonde:
Ed ancora, le fotografie di Barbara Vicari, dal titolo Vanità e motivi, saranno esposte lungo Corso XXV Aprile, mentre sulla scalinata salita Duomo di San Giorgio a Ibla ci saranno le grafiche dell’artista Carlo Coniglio.
Aziende di design, architetti e stilisti lavoreranno insieme per proporre opere ispirate al Neobarocco, accostando materiali high-tech, superfici specchiate, motivi classici e forme fluide reinterpretate con tecnologie digitali. Il festival ospiterà anche i progetti degli studenti dell’Accademia di Brera e installazioni dell’Ordine degli Architetti di Ragusa e Siracusa.
Il festival coinvolgerà la città anche con suggestivi eventi collaterali, tra cui Video Mapping sulla facciata della Cattedrale di San Giovanni e una performance musicale all’Auditorium San Vincenzo Ferreri. Le mostre saranno visitabili fino al 29 giugno. L’invito è rivolto a cittadini, studenti, professionisti e turisti: una settimana di arte, dibattito e partecipazione per riflettere sul futuro delle nostre città partendo dalla bellezza del loro passato.
- Giampaolo Nuvolati, sociologo dell’Università Bicocca di Milano
- Carlo Piano, giornalista e scrittore
- Byoung Cho, architetto e direttore della Biennale di Architettura di Seoul
- Massimo De Giuseppe, preside della Facoltà di Arti, Moda e Turismo della IULM
- Salvatore Silvano Nigro, scrittore
- Daniele Kihlgren, imprenditore e Ceo di Sextantio
- Andrea Bartoli, fondatore di Farm Cultural Park
- Nicola Russi, direttore del Premio Gubbio (ANCSA)
- Alberto Sicuso, manager Caparol
- Alessandra Ferrari, vicepresidente del Consiglio nazionale degli Architetti
- Palazzo Nicastro: opere dell’artista Sandro Bracchitta
- Palazzo Cosentini: al piano terra i progetti degli studenti delle Accademie di Belle Arti. Al piano nobile le opere dell’artista/designer Pietro Russo, dell’artista Sergio Fiorentino, dell’architetto Byoung Cho.
- Palazzo La Rocca: la mostra fotografica di Cosmo Laera