La quasi totalità delle migliaia di aziende, ditte ed imprese che operano in territorio di Modica è sconosciuta all’ufficio Tari. In altre parole, sono evasori totali. E’ questa l’incredibile (e paradossale) circostanza che si palesa dai dati incrociati che la Creset (che si occupa da qualche mese della riscossione dei tributi locali per conto del Comune di Modica) sta analizzando in riferimento alla situazione dei contribuenti modicani, dai privati cittadini ai liberi professionisti, commercianti o titolari di ditte, aziende imprese. E proprio a questi ultimi in questi giorni sono arrivate bollette per pregressi relativi agli ultimi 6 anni, con cifre che sfiorano i 100.000 euro, a seconda dei casi.
La Creset sta procedendo, secondo quanto previsto dalla norma, con 2 step progressivi per chiarire la posizione debitoria dei soggetti interessati: l’invio di inviti al contraddittorio, e, successivamente, in caso di mancato riscontro, con l’invio di accertamenti veri e propri tramite pec, posta elettronica certificata (che ha valore legale). Tra le centinaia di inviti al contraddittorio inviati, solo poche decine di soggetti interessati si sono finora presentati negli uffici Creset per chiarire le rispettive posizioni, nonostante i 2 mesi di tempo concessi prima che il procedimento vada avanti d’ufficio, con l’iscrizione a ruolo degli importi calcolati ed eventualmente dovuti.
E’ pur vero che in certi casi c’è stato bisogno di chiarire e rimodulare, attraverso la fase del “contraddittorio preventivo”, la posizione di alcuni contribuenti, ricostruita da Creset sulla base dell’incrocio delle informazioni disponibili presso banche dati pubbliche, per arrivare alla reale situazione tributaria. Come nel caso di un’azienda, il cui titolare si è visto recapitare una bolletta da infarto di ben 400.000 euro, perché le strutture adibite a serre (non sottoposte a calcolo Tari in alcuni specifici casi, come ad esempio questo) erano state piuttosto classificate come capannoni sulla base della documentazione disponibile. In questo caso il titolare si è recato negli uffici, e grazie all’interlocuzione si è proceduto alla rettifica proprio nello spirito che contraddistingue il contradditorio preventivo.
“I casi di rettifica sono al momento casi isolati – dichiara la referente locale della Creset a Corriere di Ragusa – in realtà, purtroppo, la maggior parte dei destinatari di solleciti e accertamenti inviati in questa specifica fase di attività sono realmente in condizione di evasione totale. Parliamo di numeri esigui in termini di unità ma consistenti in termini di importi, soggetti che non hanno mai pagato la tassa sulla spazzatura, i cosiddetti evasori totali. Poi ci sono coloro che dichiarano una occupazione di superficie nettamente inferiore rispetto a quella effettiva dell’immobile, parliamo sia di privati che di titolari di aziende o strutture ricettive”.
Ma risponde a verità la circostanza dell’invio di solleciti relativi a richieste di pagamento anche per aree scoperte di pertinenza di aziende, come ad esempio un piazzale adibito a parcheggio?
“Assolutamente no – è chiarito ancora – sia i solleciti che gli accertamenti si basano su quanto effettivamente dovuto e mai pagato per immobili che risultano regolarmente accatastati, ma i cui titolari, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno mai pagato la Tari. La nostra attività mira non solo a recuperare le somme dovute ma ad innescare un percorso di educazione fiscale, aiutando i contribuenti a comprendere l’importanza del pagamento puntuale delle imposte locali per il buon funzionamento della comunità. Questo percorso richiede tempo, costanza e dialogo con il cittadino, anche con coloro che vengono comunemente definiti “evasori”, ma i primi segnali, sebbene l’attività sia stata avviata da un periodo di tempo relativamente breve, sono chiari: l’effetto combinato tra accertamento mirato e la comunicazione efficace sta contribuendo a costruire una nuova cultura della legalità tributaria. Avviando un dialogo anche con chi non ha mai regolarizzato la propria posizione tributaria, stiamo facendo in modo che tutti comincino a mettersi in regola e a versare il dovuto (compreso il pregresso esigibile prima dell’intervenuta prescrizione o in presenza di atti interruttivi). Non è facile, vista la gran mole di lavoro da smaltire e le complicazioni legate alla gestione massiva; i nostri uffici sono, tuttavia, sempre pronti a chiarire e anche, se del caso, a rettificare. Inoltre, nel rispetto delle normative vigenti e da quanto previsto dai regolamenti comunali, concediamo dilazioni, rateizzazioni e soluzioni personalizzate per dare modo proprio a tutti di mettersi in regola, compatibilmente con le rispettive necessità e situazione economica. A questo proposito devo dire che, in media, l’atteggiamento dei cittadini modicani, riconosciuta la loro posizione, è collaborativo, sono propensi a mettersi in regola, senza comportamenti sopra le righe o di chiusura.”