Nella notte tra il 6 e il 7 luglio, una tartaruga marina Caretta caretta ha deposto le uova sulla spiaggia di Casuzze, in zona via Eolie. Nonostante un iniziale disturbo legato alla umana curiosità di chi c’era, la tartaruga è riuscita a completare la nidificazione. La segnalazione è arrivata grazie a Rosa e, in particolare, a Gianna Stamilla, che ha seguito l’intero processo e avvisato i referenti locali. Gianna, la mattina presto intorno alle 5,30, ha aperto la finestra con il pensiero ancora rivolto a quanto accaduto la sera precedente, quando la tartaruga era stata disturbata dall’altro lato della spiaggia – complice la presenza di luci, bambini e confusione – ed era stata costretta ad allontanarsi. Con grande attenzione, ha notato sulla sabbia una traccia ben distinta che andava dalla battigia fin sotto le dune. Nonostante ci fossero anche i segni del passaggio di un trattore, ha riconosciuto subito la tipica traccia lasciata da una tartaruga. Scendendo in spiaggia, ha visto l’animale che stava già completando la chiusura del nido. Un momento fortunato ed emozionante per lei, che è diventata così la “madrina” simbolica del primo nido dell’anno sul litorale di Santa Croce Camerina.
Sul posto è intervenuto Silvio Rizzo, che ha messo in sicurezza l’area e si è coordinato con la Protezione civile per la recinzione. Un ringraziamento è stato rivolto dai protagonisti di questa bella avventura anche a Salvatore Traina, coordinatore del Gruppo Protezione Civile di Santa Croce, per il tempestivo intervento nella messa in sicurezza del nido. Il sito di nidificazione si trova tra le dune, sulla sinistra entrando in spiaggia. Il nido sarà ora monitorato dai volontari del Wwf Sicilia Sud Orientale. Silvio Rizzo ha voluto aggiungere una riflessione importante: «Chi si ritrova in spiaggia, specialmente la mattina presto, dovrebbe osservare con attenzione eventuali tracce. Fino a fine agosto le tartarughe possono ancora deporre, anzi, siamo nel pieno della stagione. Il ruolo dei volontari è fondamentale, perché spesso sono proprio loro a individuare i nidi. Sicuramente ce ne saranno altri non segnalati, che verranno scoperti solo al momento della schiusa».
Rizzo ha anche sottolineato il ruolo centrale della dottoressa Oleana Prato, biologa del Wwf Sicilia, che coordina tutte le operazioni legate alla nidificazione: «Tutte le attività sono state svolte in stretto contatto con la dottoressa Prato, che ci guida e ci supporta costantemente. Il coordinamento con lei è essenziale per gestire correttamente ogni fase, dalla segnalazione alla messa in sicurezza». Grande attesa per la schiusa, tra circa 60 giorni.