Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fisascat Cgil e Cub Trasporti di Ragusa hanno incontrato il sindaco di Ragusa e l’assessore allo Sviluppo Economico per affrontare la delicata questione occupazionale che coinvolge i lavoratori dell’indotto dello stabilimento Versalis di Ragusa, con particolare riferimento alla Cooperativa “Ragusana Operai San Giorgio”.
Durante l’incontro, i sindacati hanno espresso forte preoccupazione per il futuro dei 16 lavoratori attualmente in forza alla cooperativa, che da oltre cinquant’anni rappresenta una presenza stabile e qualificata all’interno del sito industriale, svolgendo attività essenziali di movimentazione materiali, supporto logistico e pulizia industriale. La situazione è precipitata dopo l’avvio, nel gennaio 2025, delle operazioni di decommissioning dello stabilimento Versalis. Già nel dicembre 2024 si era registrata una contrazione delle attività, gestita attraverso un contratto di solidarietà, ma nelle ultime settimane la richiesta di manodopera si è drasticamente ridotta: da 12 a sole 4 unità giornaliere. Una condizione che mette a serio rischio la sopravvivenza della cooperativa e la tenuta occupazionale.
Sebbene il contratto in essere tra la cooperativa e Versalis sia valido fino al 2026 e prorogabile per ulteriori due anni, l’arresto della produzione di fatto ne svuota l’efficacia. Per questo motivo, le organizzazioni sindacali chiedono con urgenza l’attivazione di un tavolo di lavoro che coinvolga istituzioni locali, azienda, parti sociali e tutti i soggetti interessati, al fine di individuare soluzioni concrete per garantire la continuità lavorativa dei dipendenti coinvolti.
Filippo Scollo (Filt CGIL), Salvatore Scannavino (Fisascat CISL) e Roberto Laterra (CUB Trasporti) rivolgono un appello alle istituzioni locali affinché si facciano promotrici di un’azione concreta presso i soggetti politici e istituzionali che hanno preso impegni specifici a salvaguardia dei lavoratori dell’indotto dopo la chiusura del sito Versalis di Ragusa e l’avvio della sua fase di trasformazione, che ad oggi manca ancora di un cronoprogramma concreto e di una pianificazione.
È fondamentale – sottolineano i sindacati – che i lavoratori della Ragusana Operai San Giorgio non siano esclusi dai percorsi di transizione e riconversione industriale avviati anche in altri territori.I sindacati ribadiscono la piena disponibilità al dialogo e a ogni iniziativa condivisa per salvaguardare la dignità e l’occupazione di questi lavoratori, che da oltre mezzo secolo rappresentano una componente essenziale del tessuto produttivo ragusano.