“Se l’aeroporto di Comiso continua a perdere, visto che non ha mai prodotto utili, è necessario, ora più che mai, comprendere qual è il ruolo che la Regione intende coprire per garantire un sostegno strutturale, e non episodico, agli aeroporti minori. Chiediamo una posizione netta e necessaria sull’intervento dell’esecutivo palermitano perché non è possibile che sul Pio La Torre sia effettuato un trattamento diverso rispetto all’altro aeroporto minore che è Trapani dove, come sappiamo, la Regione non solo ha investito somme importanti ma ha pure compartecipato alla gestione”.
E’ quanto hanno affermato i vertici della Cna territoriale di Ragusa, il presidente Giampaolo Roccuzzo e il segretario Carmelo Caccamo, partecipando, lunedì scorso, alla riunione del tavolo tecnico istituzionale convocato sul delicato argomento al palazzo della Provincia di viale del Fante. “Secondo noi – è stato spiegato dalla Cna – è il nodo cruciale del dibattito, perché la Regione deve esplicitare qual è il proprio reale interesse per l’aeroporto di Comiso. Quindi, non un intervento episodico, come accaduto con i nove milioni di euro per tre anni, aspetto di per sé positivo ma limitato solo a uno specifico periodo di tempo, quanto cristallizzare la necessità di un intervento costante che permetta una pianificazione strutturale verso l’aeroporto di Comiso e non solo per una questione di marketing territoriale. Qui il problema è potere contare su risorse fondamentali per ottenere i voli, ottenere almeno due aerei basati su Comiso, ma soprattutto potere contare su una quantità di passeggeri tale che consentano un’autosufficienza dello scalo comisano”.
“Sono queste le questioni principali che abbiamo posto – spiegano ancora Roccuzzo e Caccamo (nella foto da sinistra Caccamo e Roccuzzo) – e che hanno suscitato un dibattito. Riteniamo che il tavolo tecnico delle associazioni di categoria e sindacali debba assumersi la responsabilità di portare avanti proposte concrete ed unitarie. Questo è stato il nostro appello iniziale che ci ha poi portato ad avanzare la proposta di un intervento diretto con un ruolo definito della Regione. Bene, poi, più che l’incontro con Ryanair, quello con la Sac se si farà nel momento in cui si insedia il nuovo consiglio di amministrazione. Se il tavolo istituzionale intende intraprendere davvero questa strada, è allora opportuno che, assieme alla deputazione regionale dell’area iblea, si faccia carico di chiedere un incontro al governatore per affrontare in maniera compiuta la questione”.