Distese di ombrelloni e sdraio sulle spiagge di Marina di Ragusa. Il tutto a pagamento. La denuncia in consiglio comunale da dove arriva la richiesta al sindaco di intervenire per bloccare qualsiasi altra concessione di nuove richieste (si sa già che ne stanno arrivando diverse nell’apposito ufficio) e di verificare con gli uffici competenti se tutte le pratiche già approvate sono regolari ovvero se sussistano delle anomalie. E, ancora, se sono presenti e in previsione da realizzare dei manufatti lungo le spiagge del Comune ragusano e nel caso in cui non abbiano ricevuto tutti i pareri da parte degli enti preposti se sia opportuno che gli stessi possano essere rimossi nel primo caso o non autorizzati nel secondo.
“Prendiamo atto, infatti, di tutta una serie di autorizzazioni fioccate da un giorno all’altro – è stato chiarito – per quella che risulta essere una vacatio politica. Se con titoli strombazzanti nel 2022 si annunciava alla città che era stato approvato il Pudm, il Piano urbanistico del demanio marittimo, cioè il piano regolatore per le spiagge, oggi stiamo raccogliendo gli effetti, secondo noi nefasti, di quelle decisioni che non sono state ancora esitate ufficialmente. Personalmente avevo partecipato a quella votazione inserendo come presupposto, prima in commissione e poi in consiglio comunale, che non doveva essere realizzato alcun altro stabilimento balneare oltre a quelli già autorizzati sul litorale di Marina di Ragusa, da dopo Playa Grande fino ad arrivare a Punta Braccetto”.
“In quella occasione, a dirla tutta – si prosegue – non è stato adottato alcun Pudm, ma fu esitata solamente una preadozione così come possiamo riscontrare nell’apposito sito della Regione Sicilia. Una preadozione che mancava ancora della successiva autorizzazione della Vas che ancora oggi, nel 2025, non è stata rilasciata. In caso contrario si sarebbero potute determinare quali avrebbero dovuto essere le regole sul nostro litorale. Si è presentata, dunque, una situazione di vacatio che qualcuno sembra volere cavalcare. E, a questo punto, vorremmo capire se questa situazione è stata voluta oppure se è stata determinata da incompetenza e da mancanza di attività a livello politico e quindi carenza di indicazione ai relativi uffici. Vorremmo comprendere, insomma, se c’è dolo o se c’è colpa. La mancanza di un regolamento che nelle more dia indicazioni chiare ha fornito il “la” a queste autorizzazioni. Ecco perché ci sono ombrelloni, sdraio e quant’altro che di fatto hanno occupato tutta la spiaggia libera. Sappiamo che questa “occupazione” riguarda al momento intorno ai 2.500 metri quadrati e sembra ne stiano arrivando altri. Che, senza regolamentazioni specifiche, “rischiano” di compromettere la possibilità di assicurare una fruizione adeguata e libera lungo le spiagge del nostro litorale cittadino”.