Confcommercio provinciale Ragusa lancia un allarme chiaro e motivato contro i contratti pirata nel terziario, ovvero quei contratti collettivi sottoscritti da sigle prive di reale rappresentatività. Utilizzati per abbassare artificialmente il costo del lavoro, stanno mettendo a rischio l’equilibrio dell’intero sistema economico locale, alimentando dumping economico e concorrenza sleale. Il terziario è il cuore pulsante dell’economia locale. Non si tratta solo di commercio o turismo, ma anche di servizi avanzati, logistica, digitale, attività professionali: settori dove la qualità del lavoro, le regole e le persone contano più che mai.
Il fenomeno dei “contratti pirata”, secondo i dati del Cnel, è sempre più allarmante: su oltre 1.000 contratti collettivi, più di 250 riguardano il terziario, ma solo una quarantina hanno una reale applicazione e appena 18 sono firmati da Cgil, Cisl e Uil. Gli altri, spesso non rappresentativi, generano un divario retributivo annuo lordo tra i 3.000 e gli 8.000 euro, con gravi ripercussioni anche a livello contributivo.
“Non possiamo più far finta di niente – dichiara Corrado Lupo (nella foto), responsabile provinciale Confcommercio Ragusa – dietro a numeri e sigle ci sono persone. È dumping sociale, non solo economico”. Il rischio, sottolineano da Confcommercio, non riguarda solo la sfera etica o giuridica, ma anche quella economica: chi adotta contratti non rappresentativi si espone a sanzioni, contenziosi legali, perdita di benefici fiscali e contributivi, esclusione dai fondi di bilateralità. “Applicare un contratto non rappresentativo non è solo una scorciatoia scorretta – ancora Lupo – è un boomerang che può colpire duramente l’azienda stessa. Non si costruisce sviluppo economico su fondamenta fragili o logiche opportunistiche”. Confcommercio provinciale Ragusa ribadisce che i contratti sottoscritti con Cgil, Cisl e Uil garantiscono certezze e strumenti utili per imprese e lavoratori: gestione degli orari, flessibilità stagionale, accesso alla bilateralità (formazione, sanità integrativa, sicurezza sul lavoro). “Difendere i contratti legittimi significa proteggere le persone, il valore delle imprese e il futuro stesso dell’economia iblea – conclude Lupo – Non possiamo permettere che chi rispetta le regole sia spinto fuori mercato da chi gioca sporco sui diritti e sui salari”. Per questo, Confcommercio provinciale Ragusa sottolinea che continuerà a lavorare con determinazione per supportare le imprese associate, promuovere la cultura della legalità e collaborare con istituzioni e organi di controllo nel contrasto a ogni forma di dumping contrattuale.