Confcooperative territoriale Ragusa torna a sollecitare le amministrazioni sul tema dell’adeguamento delle tariffe in coerenza con le tabelle ministeriali pubblicate con decreto direttoriale n. 30 del 14 giugno 2024. Il sollecito è arrivato alla luce della recente nota prodotta congiuntamente dalle organizzazioni sindacali di categoria Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs e dalle centrali cooperative Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali, Agci Imprese Sociali, firmatarie del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore dei servizi sociali, sociosanitari, educativi e di inserimento lavorativo della cooperazione sociale.
“Nonostante l’ultimo rinnovo del Ccnl 2023/2025, come evidenziato dall’Osservatorio paritetico nazionale su appalti e accreditamenti territoriali – dice il presidente territoriale Confcooperative Ragusa, Luca Campisi, con il responsabile d’area, Emanuele Lo Presti (nella foto) – continuano a registrarsi casi di mancati adeguamenti delle tariffe che non recepiscono gli incrementi contrattuali previsti, compromettendo la sostenibilità dei servizi e la stabilità occupazionale. Il Ccnl per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo 2023/2025, interessa centinaia di lavoratrici e lavoratori del comparto in provincia di Ragusa. Il Ccnl rappresenta, inoltre, uno strumento essenziale per garantire la valorizzazione, la salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, la qualità dei servizi alla persona – anziani, minori, famiglie e soggetti fragili – e per promuovere l’inclusione sociale attraverso percorsi di inserimento lavorativo”. Per questi motivi, è spiegato che le parti firmatarie si attiveranno con tutti gli strumenti necessari per sostenere e tutelare l’occupazione e i servizi erogati dalle cooperative sociali, chiedendo il pieno riconoscimento dei costi contrattuali negli accreditamenti, convenzioni e contratti di appalto.