Gravi lacune per il sistema sanitario ibleo con una denuncia che porta alla luce la difficile situazione dei pazienti oncologici. Il comitato civico Articolo 32, presieduto da Rosario Gugliotta, segnala un caso emblematico di disservizio e mancato rispetto dei diritti di una paziente oncologica, in cura per una patologia tumorale con chemioterapia e radioterapia.
Il 10 gennaio scorso, il medico curante della donna, su indicazione dell’oncologo che la segue, ha prescritto un’ecografia completa dell’addome. Nonostante la ricetta riportasse il codice 048, che identifica i malati oncologici e dovrebbe garantire una corsia preferenziale, il Centro unico prenotazioni (Cup) ha fissato l’esame per il 23 luglio, ben sei mesi dopo la richiesta, presso l’ospedale di Vittoria.
Il giorno dell’appuntamento, alla paziente è stato comunicato direttamente in reparto che non avrebbe potuto sottoporsi all’esame per mancanza di personale. Al suo stupore per non essere stata avvisata in tempo, le è stato mostrato il foglio delle prenotazioni, dove accanto al suo nome era annotato: “avvisata il 21 luglio”. La verifica ha rivelato che la comunicazione era stata indirizzata a un numero di telefono errato, non corrispondente a quello della paziente.
Quello che poteva sembrare un “banale errore facilmente superabile” con un rinvio di pochi giorni si è trasformato in un’attesa estenuante. La donna è ancora in attesa di essere richiamata per fissare una nuova data.
Il comitato civico Articolo 32 si interroga sulla gravità di tale situazione, chiedendo perché, a distanza di sei mesi, un malato oncologico non ha ancora la certezza della data per un esame diagnostico così cruciale? È possibile che i vertici dell’Azienda Sanitaria non si rendano conto che la terapia di un malati oncologico non può essere aggiornata senza un riscontro strumentale tempestivo? Perché i medici curanti devono essere privati della possibilità di curare al meglio i propri pazienti a causa di inefficienze organizzative?
Rosario Gugliotta sottolinea che, sebbene si riscontrino “processi di disumanizzazione e inadeguate strategie gestionali”, è fondamentale riconoscere l’etica del lavoro e l’alta professionalità di molti medici e personale sanitario. A loro va la profonda riconoscenza del Comitato, poiché grazie al loro impegno il sistema pubblico non è ancora “definitivamente collassato anche in provincia di Ragusa”.
Il comitato civico Articolo 32 ha acquisito la documentazione essenziale e una dichiarazione di responsabilità dall’utente, pronto a proseguire nella sua opera di vigilanza e denuncia a tutela dei diritti dei cittadini.