“Noi cittadini residenti presso le strutture condominiali prospicienti l’area antistante il liceo cittadino “Quintino Cataudella” sito in viale dei Fiori a Scicli, ci rivolgiamo all’opinione pubblica per esprimere la nostra profonda preoccupazione e il nostro disappunto in merito alla prossima installazione di una nuova isola ecologica da parte dell’amministrazione comunale. Pur riconoscendo il valore e la necessità di iniziative volte a promuovere la sostenibilità ambientale e una corretta gestione dei rifiuti, riteniamo che la scelta della posizione per l’ubicazione di questa nuova struttura (che sorgerà all’interno del box in pietra già visibile nella documentazione fotografica allegata) sia stata quanto mai infelice e deleteria per la vivibilità e la funzionalità del nostro quartiere”.
“L’installazione in oggetto, prima ancora di essere terminata e funzionante – spiegano ancora i residenti – sta già comportando tre gravi criticità: ostruzione di un’arteria stradale, infatti il posizionamento del box ha di fatto occluso un’arteria secondaria tanto breve quanto fondamentale per gli automobilisti in transito. La via di fuga ha sempre costituito un comodo e necessario punto di inversione di marcia, contribuendo a snellire il traffico e a garantire fluidità alla circolazione locale soprattutto in concomitanza degli orari di entrata e uscita da scuola. La sua arbitraria chiusura creerà sicuramente disagi significativi e ingorghi, costringendo gli utenti a percorsi più articolati; introduzione di una barriera architettonica: il box medesimo renderà particolarmente disagevole l’attraversamento del tratto a persone con disabilità motoria, le quali, per aggirare l’ostacolo e proseguire il loro percorso, dovranno necessariamente superare il dislivello del marciapiede – attualmente non provvisto di rampa – e transitare sulla carreggiata; compromissione di un’area precedentemente adibita a parcheggio: l’area interessata, prima di questo intervento, è stata regolarmente utilizzata da cittadini e residenti per il parcheggio o per la sosta delle proprie autovetture. Ha rivestito il ruolo di uno spazio prezioso, anche in virtù del flusso di utenza collegato agli uffici Caf Uil siti in loco: con la realizzazione della struttura, le possibilità di parcheggio e sosta sono state sensibilmente ridotte, provocando un ulteriore onere per i cittadini”.
“A rendere ancora più disorientante la situazione – è chiarito ancora nel documento – è la persistente presenza, a pochi metri dal nuovo manufatto, di una vecchia struttura in legno, residuo di una precedente isola ecologica dismessa e mai del tutto rimossa dall’Amministrazione. Un dato che denota, allo stato attuale, una mancanza di pianificazione e coerenza negli interventi promossi sul territorio. Dinanzi a tali evidenti disagi, è stato cercato un dialogo con l’Amministrazione comunale e una nostra delegazione, nella mattina del 24 luglio, è stata ricevuta dal sindaco per discutere delle problematiche in questione. L’incontro, tuttavia, non ha sortito alcun esito positivo: le nostre fondate preoccupazioni, basate su reali problematiche logistiche e di vivibilità, purtroppo non sono state ascoltate ed è stata negata di fatto la possibilità di un confronto costruttivo e rispettoso delle esigenze della cittadinanza. Tale situazione è l’emblema di un processo decisionale che sembra operare senza un’adeguata consultazione dei cittadini direttamente interessati e senza una preventiva valutazione dell’impatto reale sul territorio e sulla vita quotidiana dei residenti”.
“Chiediamo pertanto che la nostra voce trovi spazio e risonanza, nella speranza che l’Amministrazione comunale voglia riconsiderare la propria decisione e intraprendere azioni concrete per risolvere i disagi creati. Intendiamo ribadire il nostro diritto ad essere ascoltati e a vivere in un ambiente che, pur evolvendosi in chiave sostenibile, non comprometta la qualità della vita e la funzionalità dei servizi essenziali per i residenti”.