Una profezia che si autoavvera, un epilogo drammatico che i residenti avevano tristemente previsto. “Vedrete, qui la notte di Ferragosto finirà male”, avevano avvertito. E così è stato. La serata più attesa dell’estate si è trasformata in un’autentica scena di terrore per centinaia di persone sulla spiaggia dello Sbocco, nel litorale sud di Marsala. Una maxi rissa, scoppiata tra un gruppo di giovani marsalesi e un gruppo di stranieri, ha trasformato la festa in un inferno.
Il caos è esploso in pochi istanti, scatenando un fuggi fuggi generale. Decine di ragazzi, terrorizzati, hanno cercato riparo nelle abitazioni vicine, mentre urla e pianti di ragazze in preda al panico squarciavano il silenzio della notte. Genitori allarmati si sono precipitati sul posto, spaventati da voci incontrollate che sui social parlavano addirittura di spari e vittime.
Fortunatamente, lo scenario si è rivelato meno grave, ma la violenza è stata reale e brutale. Sono volati colpi proibiti, con spray al peperoncino spruzzato tra la folla, ombrelloni e sedie branditi come armi improvvisate. In un momento di follia, un’auto ha quasi sfondato la recinzione di una casa privata, sfiorando la tragedia.
L’intervento massiccio delle forze dell’ordine, con sette pattuglie di polizia e carabinieri, e di tre ambulanze del 118 ha riportato una calma apparente. Il bilancio ufficiale parla di tre persone ferite, medicate e trasportate in ospedale per accertamenti. Le autorità hanno smentito categoricamente le voci di colpi di pistola, ridimensionando la portata dell’accaduto ma non la sua gravità.
“Lo sapevamo che sarebbe finita così”, ripetono ora i residenti, misto tra rabbia e paura. La loro frustrazione nasce da un precedente fin troppo recente: appena pochi giorni fa, nella notte di San Lorenzo, la stessa spiaggia era stata teatro di una rissa quasi identica, un campanello d’allarme rimasto inascoltato.
Anche il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, è intervenuto sulla vicenda con una nota ufficiale: «Nella zona dello Sbocco si è verificata una lite che ha coinvolto alcune persone, riportando ferite. Non corrispondono al vero le voci su presunte sparatorie o decessi». Il primo cittadino ha poi ringraziato le forze dell’ordine per «essere intervenute tempestivamente e in maniera massiccia per ripristinare la sicurezza».
Secondo le prime ricostruzioni, la scintilla sarebbe scoccata per motivi banali, ma il fuoco della violenza sarebbe stato alimentato da tensioni pregresse tra i due gruppi. L’aggressione, iniziata con spray urticante, è degenerata nel lancio di bottiglie e oggetti, danneggiando anche alcune auto parcheggiate.
L’episodio di Ferragosto, specchio di quello di San Lorenzo, lascia aperti pesanti interrogativi sulla gestione della sicurezza e sulla prevenzione in una città, Marsala, che si scopre sempre più fragile e attraversata da un’ostilità che non è più solo latente.