Gli albergatori corrono ai ripari. A ferragosto la frazione di Scoglitti ha dovuto fare i conti con l’emergenza dell’inquinamento della condotta idrica. Nei giorni clou delle presenze turistiche nella frazione, gli albergatori, così come i ristoratori, i bar, i panifici e tutti coloro che operano nella catena alimentare hanno dovuto fronteggiare l’emergenza. Già dai primi di agosto – spiega la responsabile dell’Hotel Mida, Daria Miccichè – abbiamo iniziato a registrare casi di gastroenteriti tra i nostri clienti, che sono andati sempre ad aumentare, ma non trovavamo una spiegazione. Quando è stata emessa l’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua a fini potabili siamo subito corso ai ripari. Abbiamo svuotato e fatto ripulire le nostre vasche e immesso acqua tramite autobotte, fornita da una ditta autorizzata. Da mercoledì 13 agosto, la situazione dell’albergo è assolutamente sicura. Abbiamo chiuso le saracinesche del comune e utilizziamo solo acqua potabile di una ditta autorizzata. Questa mattina, all’alba è stato effettuato dalla Termotech italia un ulteriore intervento di bonifica sulle nostre vasche”.
Daria Miccichè spiega nel dettaglio che cosa è accaduto. “I due terzi dei nostri ospiti hanno accusato sintomi di gastroenterite; in alcuni casi i problemi sono stati notevoli. Purtroppo, per alcuni giorni abbiamo continuato a utilizzare l’acqua fornita dal comune: non sapevamo che si erano verificati dei problemi e che erano state effettuate delle analisi di controllo. Nessuno di noi sapeva niente. Quando abbiamo appreso dell’emergenza, in sole due ore abbiamo messo in sicurezza il nostro albergo. Non utilizziamo più l’acqua del comune, ma solo l’acqua fornita dalle autobotti di una ditta che la porta da un altro comune”.
La fase emergenziale, per ora, è superata. “Numerosi ospiti hanno accusato i sintomi comuni a tante altre persone a Scoglitti in questi giorni. Purtroppo questo è accaduto nei giorni in cui si è verificato l’inquinamento della condotta, ma non lo sapevamo ancora. Ora, abbiamo creato un nostro approvvigionamento autonomo e grazie a questo, abbiamo potuto continuare regolarmente l’attività e i nostri ospiti sono assolutamente al sicuro. Continuerò a tenere chiuse le saracinesche del comune fino a quando non avremo la certezza assoluta che l’acqua sarà tornata potabile. La salute e la sicurezza dei nostri ospiti è sempre stata per noi per noi una priorità”.