Un grido soltanto a risuonare: patrono. Un’accorata evocazione, con una intensità tale da fare quasi accapponare la pelle. Chiesa gremita di fedeli e devoti, sabato pomeriggio, per rinnovare l’appuntamento con la tradizione. In parecchi non hanno voluto rinunciare al momento speciale che segna l’avvio dei solenni festeggiamenti in onore del patrono principale di Giarratana, San Bartolomeo apostolo. Dalla cappella dell’altare maggiore, infatti, grazie ad uno speciale sistema di argani e di traversine in legno, i portatori hanno ripetuto il rito della discesa del simulacro. L’evento, annunciato dal suono a festa delle campane, è stato caratterizzato dallo sparo di 24 colpi di cannone (foto Gianluca Ferraro).

E così, subito dopo, la discesa del simulacro è stata salutata da grida di giubilo e dalle attestazioni di fede dei giarratanesi che si sono accalcati all’interno di quella chiesa che, fino al 24 agosto, sarà il principale punto di riferimento delle iniziative religiose programmate dall’amministratore parrocchiale, il sacerdote Salvatore Puglisi. Naturalmente, il momento più atteso sarà proprio quello della tradizionale “Sciuta” del simulacro del santo Patrono, in programma a mezzogiorno in punto della giornata in cui si celebra la solennità del santo, il 24 agosto, che quest’anno cade di domenica. La “Sciuta” di San Bartolomeo, oltre che per motivi di fede, è una delle principali attrazioni per i turisti e per i visitatori dell’area iblea. La spettacolare uscita del simulacro dalla navata principale dell’edificio religioso, a causa di una scalinata molto ripida, diventa molto suggestiva ed è stata immortalata da fotografi professionisti che, nel corso degli ultimi decenni, hanno fatto a gara per rendere immortale questo momento.

A fornire sostegno mediatico Gali group trasporti & logistica di Ispica che mette in risalto lo spirito identitario dei festeggiamenti patronali. Domani, intanto, alle 18,15 ci sarà la recita del Rosario e alle 18,45 la riflessione tenuta da don Concetto Occhipinti, vicario episcopale della Diocesi di Roma, sul tema “La Chiesa una”. Alle 19 la celebrazione eucaristica presieduta da don Concetto Occhipinti. Mercoledì alle 18,15 la recita del Rosario, alle 18,45 la riflessione tenuta da don Concetto Occhipinti sul tema “La Chiesa santa”. Alle 19 la santa messa presieduta dallo stesso don Occhipinti.

Alle 21 l’appuntamento “Pacem in terris, un concerto per la riconciliazione” della corale parrocchiale “Regina Caeli” diretta dal maestro Francesco Giaquinta, con la partecipazione della soprano Lina Pluchino.