Sono stati momenti di giubilo per tutti, devoti e fedeli. Anche solo per chi è figlio di questa città ed è cultore delle tradizioni. Perché la festa del Patrono coinvolge l’intera comunità e lo fa in maniera trasversale. Stiamo parlando di un sentimento viscerale che fa battere i cuori, un sentimento che affonda le radici nei ricordi di generazioni e generazioni di ragusani che hanno sempre ancorato la propria prospettiva futura a una figura autorevole e paterna come San Giovanni Battista (foto Salvo Bracchitta).

Emozioni profonde, quindi, che sono tornate a fare capolino, ieri sera, con l’apertura dei festeggiamenti dell’edizione 2025. E’ stato il parroco della Cattedrale, il canonico sacerdote Giuseppe Burrafato, a presiedere la celebrazione eucaristica a conclusione della quale è stata aperta la nicchia che ospita tutto l’anno il simulacro del Patrono poi sistemato sul baiardo processionale e, quindi, trasportato, tra le manifestazioni di giubilo dei presenti, nel braccio sinistro del transetto della chiesa, per la venerazione dei fedeli. Prima, inoltre, il simulacro si era affacciato dall’ingresso principale della Cattedrale come a salutare l’intera città.

Un momento di notevole intensità che ha segnato, come meglio non si poteva sperare, l’avvio dei festeggiamenti di quest’anno. Un momento che riguarda in primo piano i portatori il cui impegno e la cui attenzione è stata sottolineata in maniera speciale con la consegna della maglietta a quelli nuovi. Domani, intanto, giovedì 21 agosto, alle 9, la reliquia del braccio di San Giovanni Battista sarà traslata nell’ospedale Maria Paternò Arezzo, per essere presentata agli ammalati. Alle 18 la recita del Rosario e la novena in onore del patrono con i tradizionali canti. Alle 19 la celebrazione eucaristica presieduta da don Giovanni Giaquinta.
