L’Associazione nazionale commercialisti ha scelto di intervenire con forza e chiarezza nel dibattito sulla riforma dell’ordinamento professionale, scrivendo al ministro della Giustizia, Carlo Nordio. A preoccupare la categoria, come espresso dal presidente nazionale Anc Marco Cuchel, è la bozza di riforma recentemente presentata dal Consiglio nazionale, che, secondo la posizione adottata dall’associazione, non riflette il sentire della maggioranza dei professionisti e ha generato notevoli reazioni negative, coinvolgendo anche la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti per i suoi effetti potenzialmente dannosi sulla contribuzione. In questo quadro nazionale, anche Anc Ragusa si sta occupando attivamente della problematica, con la volontà di offrire il proprio contributo e di seguire la scia tracciata da Anc a livello nazionale.
La presidente Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino (nella foto), interviene con una dichiarazione che mette in evidenza il ruolo del territorio e la responsabilità degli ordini locali: “Riteniamo fondamentale che i professionisti del territorio possano esprimere il proprio punto di vista sulle scelte che riguardano il futuro della categoria. Il confronto tra le istanze nazionali e quelle locali è il vero motore di una riforma che vogliamo sia davvero condivisa. Anche Anc Ragusa, nel proprio piccolo, si impegna ad ascoltare e rappresentare le preoccupazioni e le esigenze dei colleghi, promuovendo la partecipazione e il dialogo tra tutti gli iscritti”. La presidente prosegue sottolineando l’importanza di non affrettare tempi e decisioni: “Le riforme che incidono profondamente sulla vita professionale delle persone devono essere valutate con attenzione, senza pressioni esterne o logiche di mandato. Siamo convinti che solo una discussione ampia, serena e aperta possa portare a risultati che siano all’altezza delle aspettative della categoria e delle esigenze dei territori”. Paolino rimarca la necessità di un processo trasparente e inclusivo: “Anc Ragusa sostiene con forza la posizione espressa dalla nostra associazione nazionale. Siamo pronti a lavorare in sinergia con gli organi centrali e con tutti i colleghi siciliani, affinché la partecipazione sia reale e le decisioni siano frutto di una vera condivisione”.