E’ stata accolta dal gip presso il Tribunale di Ragusa, Eleonora Schininà, la richiesta di carcerazione avanzata dal sostituto procuratore Santo Fornasier. Resta in carcere, dunque, il giovane 30enne, di origine tunisina, irregolare sul territorio italiano e destinatario di un decreto di espulsione, che, secondo l’accusa, avrebbe ferito in maniera mortale, con un fendente al polmone sinistro, il 36enne Fadhel Ferjani (nella foto). L’arma sarebbe stata un coltello da cucina con una lama da 25 centimetri. E’ stato il medico legale dell’Asp di Ragusa, Giuseppe Santoro, a constatare il decesso della vittima, ritrovato in una pozza di sangue. Le indagini sono state coordinate dal pm e condotte dai carabinieri che, dopo averlo interrogato per diverse ore, avevano raccolto elementi di presunta colpevolezza a carico dell’uomo che resta, dunque, in carcere. Restano tutti da chiarire i motivi dell’aggressione e che cosa abbia portato alla lite sfociata nel sangue.