“Abbiamo letto la nota diffusa in questi giorni dal Partito Democratico di Scicli e non possiamo che constatare l’ennesimo tentativo di mascherare sotto una finta preoccupazione per la città una chiara operazione di propaganda politica. Dispiace che si continui a strumentalizzare temi complessi come la pianificazione urbanistica e la gestione del demanio, alimentando confusione tra i cittadini con informazioni parziali, inesatte e volutamente distorte”. Così il sindaco Mario Marino che replica nel dettaglio alle accuse mosse dai democratici.
“In merito al Pudm – Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo – aggiunge – riguarda lo strumento previsto dall’art. 6 della Legge Regionale 20/2016 e molteplici successive modifiche e integrazioni che di fatto complicano l’iter tecnico amministrativo per la corretta redazione dei Piani. Non è un caso che solo 1 comune su 120 in tutta la Sicilia sia riuscito ad ottenere l’approvazione dell’importante strumento di pianificazione. Il Piano ereditato da questa amministrazione era, per ovvie difficoltà legate alla poca chiarezza della stessa normativa, sia allora che ora, incompleto e privo di alcuni allegati essenziali richiesti successivamente dalla Regione di non chiara lettura. È solo grazie alla buona pratica della “continuità amministrativa” tra precedente e attuale amministrazione – di cui il Partito Democratico di Scicli non faceva parte allora né tanto meno ora – oltre ad un intenso lavoro tecnico e a una costante interlocuzione con la Regione Siciliana che Scicli non rientra tra i Comuni commissariati per inerzia amministrativa. Chi oggi parla di “inerzia” è lo stesso partito che nella precedente legislatura attaccava in modo scomposto e senza reali contenuti tecnici e politici l’amministrazione comunale di allora, mascherando la palese sete di potere dietro l’organizzando di sit-in a difesa dell’ambiente. I passaggi procedurali – come stabilito dalle linee guida regionali – prevedono infatti valutazioni ambientali, conformità urbanistica e concertazione con l’Assessorato regionale”.
“Non siamo abituati a fare annunci: preferiamo lavorare, in silenzio, ma con responsabilità – ancora Marino che poi aggiunge – In merito al Pug – Piano Urbanistico Generale, introdotto dalla Legge Urbanistica della Regione Siciliana n. 19/2020, che ha sostituito i vecchi Prg, rappresentando, di fatto, un cambiamento epocale nella pianificazione territoriale, non può di certo essere descritto come un atto “da tirare fuori dal cassetto”, dimostrando di ignorare – o di voler ignorare – la complessità della nuova normativa, che in sintesi prevede, dopo l’adozione del documento di indirizzo, l’analisi approfondita del territoriale, la valutazione ambientale strategica (Vas) e il coordinamento con gli strumenti sovraordinati come il Ptr, il Ppr e il Pai, solo per arrivare alla redazione del preliminare di Pug. Oggi l’iter procede senza intoppi, ma con i tempi necessari. Dopo l’ottenimento del parere favorevole del dipartimento urbanistica della Regione Sicilia, si procederà alla sottoscrizione dell’accordo di pianificazione con tutti gli enti intervenuti e alla definitiva trasmissione del preliminare di Pug al consiglio comunale e alla commissioni consiliari. Questi passaggi non si improvvisano né si velocizzano con proclami social. È in atto un lavoro approfondito, con il supporto di esperti e progettisti esterni e interni all’amministrazione (su tutti il prof. Giuseppe Trombino e l’ing. Andrea Pisani), per costruire un Pug moderno, partecipato e rispondente alle esigenze reali del territorio. Non accetteremo che venga banalizzato per finalità elettorali”.
“Per quanto riguarda la Manutenzioni e gestione del territorio, altro argomento di lagnanza demagogica del Partito Democratico, sappiamo bene che ci sono aree che necessitano attenzione. È per questo che, nonostante la cronica carenza di risorse e personale – problema comune a molti enti locali – stiamo portando avanti un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria, in scuole, strade, edifici pubblici e spazi verdi. È legittimo fare opposizione, ma non è accettabile utilizzare il dibattito pubblico per generare confusione, svilire il lavoro degli uffici e avvelenare il clima istituzionale. Il nostro impegno per Scicli non si misura in post o polemiche: si misura in atti, in procedure avviate, in dialoghi istituzionali con Regione e ministeri, e nel rispetto delle norme. Continueremo su questa linea, con serietà, concretezza e senso delle istituzioni, che qualcuno evidentemente ha perso di vista”.