Un’uscita di caccia al cinghiale, non autorizzata e avvenuta in orario notturno, conclusa in tragedia nelle campagne di Scicli. Sarebbe questa la dinamica dell’episodio di sangue avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, in contrada Fondo Oliva, quando un allevatore di 45 anni è stato gravemente ferito all’addome da un colpo di fucile. Il colpo sarebbe stato esploso accidentalmente dal fratello minore.
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima si trovava nascosta nella boscaglia quando è stata raggiunta dallo sparo. Subito soccorso, è stato ricoverato in rianimazione presso l’ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica, dove le sue condizioni sono ancora considerate critiche. Nelle prossime ore, sarà trasferito a Catania per un delicato intervento chirurgico di ricostruzione del bacino.
Il fratello, due anni più giovane, si è presentato spontaneamente ai carabinieri, assumendosi la responsabilità dell’accaduto. L’uomo ha dichiarato che il colpo è partito accidentalmente durante la battuta di caccia. Le indagini, coordinate dalla procura, sono in corso per accertare l’esatta dinamica dei fatti, ma la sua versione al momento troverebbe riscontro con gli elementi tecnici raccolti. Di conseguenza, l’ipotesi di reato a suo carico potrebbe essere quella di lesioni colpose, escludendo al momento il tentato omicidio.
Questo drammatico episodio riporta in primo piano il problema delle battute di caccia illegali nel territorio ibleo. Queste attività clandestine, svolte di notte e senza le opportune autorizzazioni, non solo minacciano la fauna locale, ma mettono anche seriamente a rischio l’incolumità di chi vi partecipa. Le indagini proseguono per far piena luce su ogni dettaglio della vicenda.