Interrogate oggi dai carabinieri della Compagnia di Ragusa le due parenti presenti in casa a Caucana al momento dell’annegamento di Raffaele Sallemi, su delega del sostituto procuratore Santo Fornasier. L’atto è stato deciso prima di disporre o meno l’autopsia sul corpo del bimbo di due anni morto per annegamento giovedì della scorsa settimana in una vasca fuori terra (nella foto la villetta). Le due donne, assistite entrambe dagli avvocati Giuseppe Di Stefano e Salvatore Sallemi, hanno risposto alle domande poste dall’ufficiale dei carabinieri, il capitano Mario Andreozzi, all’interno della caserma dell’Arma di Santa Croce. Gli interrogatori, iniziati questa mattina, sono finiti alle 17.
A scoprire la tragedia è stata la nonna, la prima a lanciare l’allarme. La sua versione dei fatti è stata messa a confronto con quella della zia, presente nella villetta.