Dopo che è risultata molto partecipata, ieri sera, l’adorazione eucaristica (nelle foto) animata dal gruppo dei giovanissimi della parrocchia presso la cappellina della Madonna delle Grazie, rito guidato dal nuovo parroco, il sacerdote Franco Ottone, entra oggi nel vivo la festa settembrina in onore di San Giuseppe. In particolare, da oggi si predica il triduo per il patriarca. A tenerlo il sacerdote Giuseppe Russelli, parroco della parrocchia Preziosissimo sangue di Ragusa. Oggi, alle 18,30, la recita del Rosario, il canto delle litanie e la coroncina a San Giuseppe. Alle 19 la celebrazione eucaristica sul tema “Il silenzio fecondo ed obbediente di San Giuseppe”. Domani, alle 18,30, la recita del Rosario, il canto delle litanie e la coroncina mentre la messa delle 19 sarà incentrata sul tema: “La custodia amorosa e responsabile di San Giuseppe”. Sabato, invece, alle 18 sparo di colpi a cannone e suono delle campane nel giorno della vigilia della festa esterna. Alle 18,30 la recita del Rosario, il canto delle litanie e la coroncina. Alle 19 la celebrazione eucaristica sul tema “L’umiltà laboriosa di San Giuseppe”. A garantire il supporto mediatico per le iniziative dei festeggiamenti la ditta Gali group trasporti e logistica di Ispica che punta a mettere in risalto l’aspetto identitario delle celebrazioni.

Ma perché San Giuseppe a Giarratana si festeggia in due momenti dell’anno? “Dell’origine della festa estiva di S. Giuseppe a Giarratana – spiega Giuseppe Cataldi, cultore di tradizioni locali – non ci sono testimonianze storiche o documenti ufficiali, dobbiamo basarci su quanto ci è pervenuto dalla tradizione orale dei nostri anziani; su questa testimonianza non possiamo nutrire dubbi, perché trattandosi di una devozione “sentita, generale e genuina”, come la definì il parroco Marziano, lontana da lotte e gelosie, la voce del popolo tramanda solo notizie veritiere. Da quello che ci è stato raccontato, la festa fu istituita nel 1904 dal parroco Mariano Azzaro, il quale volle ottenere due risultati: incrementare la già forte devozione popolare a San Giuseppe e dare un deciso segnale nella lotta alle cospirazioni massoniche, in quell’epoca diffuse anche a Giarratana. Era stata infatti la massoneria a fare anticipare al 20 settembre, anniversario della breccia di Porta Pia, la grande fiera-mercato che allora coincideva col 21 settembre, anniversario della consacrazione della chiesa di Sant’Antonio Abate (21 settembre 1783). Il parroco Azzaro, sicuramente appoggiato dalle autorità, dai commercianti e dal vescovo di Noto, anche lui in lotta contro la massoneria, fece anticipare la fiera al 19 settembre e, alla fine della messa votiva che ogni 19 del mese viene celebrata in onore di San Giuseppe, fece portare la statua del patriarca in processione fino alla zona della fiera. Da allora la festa è diventata, adeguandosi ai tempi e alle mutate condizioni sociali, una tappa irrinunciabile degli appuntamenti estivi di Giarratana, a conclusione delle feste esterne in onore dei patroni del paese”.