Nei giorni scorsi si è svolta un’assemblea sindacale, molto partecipata, dei lavoratori dipendenti del Comune di Comiso, sollecitata direttamente dagli stessi lavoratori. L’incontro ha avuto come principale argomento la delicata vicenda dell’integrazione oraria strutturale del personale part-time dell’ente.
Durante l’assemblea, è stato evidenziato come, il 16 luglio scorso, le parti sindacali avessero sollecitato l’Amministrazione a costituire un tavolo tecnico supportato dai dati sui cessati per poter pianificare interventi per la conversione del contratto da part-time a full-time. Tuttavia, fino ad oggi, questa richiesta non è stata esaudita: l’amministrazione non ha convocato il tavolo, come discusso nell’incontro del 17 giugno 2025, deludendo le aspettative dei lavoratori e lasciando irrisolti gli aspetti fondamentali della vertenza.
Inoltre, l’assemblea ha evidenziato come l’amministrazione, rispetto all’ultima riunione, abbia cambiato più volte indirizzo sulle assunzioni e abbia proceduto unilateralmente con integrazioni orarie temporanee per il personale part-time, in particolare per ufficio tecnologico, polizia locale, Urbanistica e staff, senza alcuna concertazione con i sindacati.
Tali iniziative, non sono state correttamente comunicate attraverso la dovuta informazione sindacale, ad eccezione dell’ultima, in entrambi i casi non c’è stata alcuna concertazione e tutto questo ha generato profonda insoddisfazione tra i lavoratori.
Durante l’incontro, dopo una relazione dettagliata sugli sviluppi recenti, sono intervenuti i lavoratori, i quali hanno espresso la volontà di adottare azioni sindacali più decise, fino allo sciopero.
Le organizzazioni sindacali Cisl e Cgil hanno sottolineato l’importanza di un approccio costruttivo e di verificare la reale volontà dell’amministrazione di procedere sulla strada del full-time, pianificando le integrazioni orarie strutturali in base alle risorse disponibili, comprese quelle derivanti dai pensionamenti.
L’assemblea ha deciso di richiedere un confronto immediato con l’amministrazione entro dieci giorni e ha rinviato ogni eventuale azione sindacale nel caso in cui non ci fossero riscontri alle richieste dei lavoratori. La richiesta di convocazione di un tavolo trattante viene formalmente reiterata all’amministrazione, considerando le istanze precedenti, rimaste disattese.
Infine, si evidenzia che, in assenza di riscontro, le organizzazioni sindacali, munite di mandato ampio dei lavoratori, si riservano di intensificare le azioni sindacali, nel rispetto delle norme e del contratto, nell’interesse esclusivo dei lavoratori stessi.